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WALL STREET APPLAUDE ALLA DECISIONE DI SADDAM

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Al giro di boa, i mercati Usa appaiono saldamente ancorati in territorio positivo. Gli investitori, nervosi in avvio di seduta, hanno infatti accolto con favore e con un po’ di sorpresa la decisione di Saddam Hussein di accettare le risoluzioni Onu sul disarmo e sul ritorno degli ispettori in territorio iracheno.

Cosi’, gli iniziali ribassi degli indici si sono trasformati in guadagni.

Il leader mediorientale non ha quindi dato ascolto alla raccomandazione del proprio parlamento di rifiutare le richieste del Palazzo di Vetro. La possibilita’ che Saddam si piegasse al volere delle Nazioni Unite era gia’ stata ventilata, ma la sorpresa deriva dal fatto che il dittatore iracheno aveva tempo fino a venerdi’ per prendere una decisione. Immediato il recupero del dollaro, che si e’ allineato ai guadagni dei mercati azionari, e il calo del prezzo del petrolio.

Wall Street ha inoltre reagito positivamente a una dichiarazione del presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, che ha annunciato che la banca centrale e’ pronta a pompare liquidita’ nel sistema in caso il recente taglio dei tassi dovesse rivelarsi insufficiente a stimolare l’economia.

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Parlando davanti alla Commissione economica del Congresso USA, il numero uno della Fed ha dichiarato comunque che l’aggressiva revisione al ribasso dell’obiettivo sui Fed Fund decisa la scorsa settimana “dovrebbe comunque rivelarsi positivo”. Sebbene l’economia sia in una fase di stallo, “non sta comunque accelerando al ribasso”, ha detto il capo della banca centrale.

Tuttavia la massima autorita’ in termini di politica monetaria USA vede “pochi segnali di vigore” nella spesa delle aziende e questo conferma il quadro scoraggiante emerso dall’ultimo sondaggio Business Roundtable realizzato su 150 amministratori delegati americani: le societa’ non sono ancora pronte ad aumentare la spesa per le infrastrutture e a porre un freno ai licenziamenti.

”C’e’ nervosismo tra le aziende – ha dichiarato Mark Vitner, senior economist di Wachovia Securities -: vorrebbero credere che la Fed ha agito nella direzione giusta, ma con tutta l’incertezza che in fondo rimane sulla guerra e sul contegno della regolamentazione contabile, non sembrano nello spirito giusto per attuare un’espansione o cominciare ad assumere nuovi dipendenti”.

E se le aziende faticano ad avere fiducia nelle prospettive dell’economia, gli investori faticano ad avere fiducia nelle aziende alla luce dei continui scandali sui conti o sui conflitti d’interesse.

Proprio oggi sono tornati alla ribalta i conflitti d’interesse di Citigroup (C – Nyse). Nell’occhio del ciclone anche il titolo farmaceutico Schering-Plough (SGP – Nyse) dopo la notizia di un’indagine del governo sulle pratiche contabili del gruppo. Riflettori accesi, poi, sul colosso della difesa Northrop (NOC – Nyse), nel mirino della Sec per un accordo di fusione fallito con la rivale Lockheed Martin (LMT – Nyse).

Sulla scia di queste notizie si era registrata questa mattina una certa debolezza sui settori finanziario (DJ_FIN), farmaceutico (DRG) e della difesa (DFX). Tuttavia, dopo le buone notizie provenienti dall’Iraq i primi due hanno recuperato terreno, mentre proprio a causa delle diminuite tensioni geopolitiche il comparto della difesa peggiora.

In forte calo il settore petrolifero (XOI). Subito dopo l’annuncio relativo alla decisione dell’Iraq di accettare la risoluzione Onu, il petrolio ha toccato il minimo dal mese di giugno.

Tra i singoli titoli, hanno guidato la rimonta degli indici le blue chip Procter & Gamble (PG – Nyse) e Coca-Cola (KO – Nyse), in rialzo sulla scia dell’affermazione di Greenspan che la spesa al consumo sosterra’ la crescita economica.

Uno sguardo ai comparti che guadagnano:

Il settore aereo (XAL – Nyse) ha spiccato il volo dopo la decisione dell’Iraq di accettare la risoluzione Onu. L’indice di riferimento mette a segno un rialzo del 4,5%. Tra i titoli in progresso, si mettono in luce UAL (UAL – Nyse), Delta Air Lines (DAL – Nyse), AMR (AMR – Nyse) e Southwest Airlines (LUV – Nyse).

Bene anche il comparto retail (IRH), sulla scia dei risultati trimestrali al di sopra delle attese di Wal-Mart (WMT – Nyse). Ha battuto le stime di mercato anche Federated (FD – Nyse).

In recupero i semiconduttori (SOX), che beneficiano dell’upgrade di Salomon Smith Barney su National Semiconductor (NSM – Nyse). In calo invece Micron Tech (MU – Nyse), bacchettata dallo stesso broker.

Il comparto hardware e’ in rialzo, guidato da IBM (IBM – Nyse), che starebbe per mettere a segno un grosso contratto con J.P. Morgan. A mettere il buonumore al settore e’ anche la societa’ di immagazzinamento dati Network Appliance (NTAP – Nasdaq), che ha riportato utili in linea con le stime di mercato.

In deciso guadagno anche il settore delle fibre ottiche, sulla scia dell’upgrade di Salomon su Corning (GLW – Nyse).

Da segnalare inoltre:

General Electric (GE – Nyse): Secondo il Wall Street Journal, il guru di Omaha Warren Buffett avrebbe le carte in regola per rilevare la divisione riassicurativa del colosso industriale.

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