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Wall Street: ancora voglia di rally, massimi di cinque mesi

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Per la quarta seduta consecutiva Dow e S&P 500 chiudono in rialzo, e’ la quinta per il Nasdaq tornano a rivedere i massimi di cinque mesi, complici trimestrali sopra le stime e attese di nuovi aiuti dalla Federal Reserve.

Il Nasdaq Composite chiude in rialzo dello 0.96% a 2441.23 (+23.31 punti), l’S&P 500 registra +0.74% a 1178.10 (+8.33 punti), il Dow industrials e’ cresciuto di 75.68 punti a 11095.08 (+0.69%).

La chiusura, seppur non sui massimi di giornata come accaduto per le borse europee, e’ caratterizzata da guadagni generalizzati su tutti i settori, industriali e risorse di base in testa (+1.6%). Deboli solo le banche a cominciare da JP Morgan (nonostante conti sopra le stime e’ calata dell’1.31%) e Bank of America (-1.78%). A penalizzare questi due titoli l’indagine congiunta lanciata da tutti i 50 stati sull’ondata di stop ai pignoramenti realizzata soprattutto da queste due banche.

La giornata macro ha offerto pochi spunti: i prezzi all’import hanno registrato a settembre un calo dello 0.3% a causa di una frenata della componente petrolifera (-3.1%, maggior calo mensile da giugno). Le richieste di prestiti immobiliari hanno visto nella settimana conclusasi l’8 ottobre un balzo del 14.6%.

L’entusiasmo degli operatori e’ invece legato alle trimestrali societarie. JP Morgan e’ stata la prima banca Usa ad alzare i veli sui conti: ha registrato profitti sopra le stime, in rialzo del 23% nel terzo trimestre. In forte riduzione gli accantonamenti in vista di nuove perdite sulle attivita’ di credito, scesi a $3.22 miliardi da $8.1 miliardi un anno fa. L’AD Jamie Dimon ha detto pero’ che le perdite sui prestiti restano alte a causa della difficolta’ della clientela a ripagare il proprio debito. In compenso pero’ sono viste in calo quelle sulle carte di credito.

Ieri sera a mercato chiusi il colosso dei chip Intel non solo ha battuto le attese ma ha anche alzato le stime su ricavi e utili, cosa che attenua le preoccupazioni su una frenata delle vendite di pc nell’ultima parte dell’anno. Ha corso trascinando al rialzo tutto il settore l’operatore ferroviario CSX grazie a conti superiori alle previsioni. Massimo storico per Apple, per la prima volta sopra $300 (la chiusura e’ $300.14, +0.54%).

A riportare fiducia sul mercato anche le forti aspettative di mosse straordinarie da parte della Fed, motivo per cui il dollaro continua a scivolare nei confronti delle principali valute: nella riunione del prossimo 3 novembre dovrebbe annunciare un secondo piano di riacquisto di Treasury, come lasciato intuire dalle minute pubblicate ieri. Anche se Morgan Stanley, per bocca del presidente non esecutivo della divisione asiatica Stephen Roach, si dice convinta che si rivelera’ una mossa inutile.

Sul fronte petrolifero, l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha alzato le stime della domanda di greggio sia per quest’anno sia per il 2011. Ecco perche’ i futures sul petrolio con consegna novembre sono saliti dell’1.6% a quota $83.01 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro ha guadagnato l’1.8% a $1370.50 l’oncia doppo avere toccato un nuovo massimo intraday a $1374. Sul fronte valutario l’euro e’ salito dello 0.22% a quota $1.3956.