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WALL STREET: ACCENTUA LA FLESSIONE NEL FINALE

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A un ora dalla chiusura delle contrattazioni, tutti gli indici ripiegano in territorio negativo sulla scia del Dow Jones, che adesso lascia sul campo quasi l’1%.

Sull’indice delle blue chip, oltre a Coca Cola, pesano in particolare i titoli del settore della grande distribuzione, tra i piu’ premiati nella seduta di martedi’.

Il Nasdaq, dopo una pausa di riflessione in teritorio positivo, e’ tornato a colorarsi di rosso e ha ricominciato la discesa. Al tabellone elettronico non sono bastati dunque i cacciatori di titoli d’occasione per arginare le perdite di martedi’ e venerdi’ scorso.

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L’indice dei tecnologici nelle ultime due sedute ha perso il 9,2% chiudendo ieri al minimo dal 2 gennaio scorso, il giorno precedente alla manovra straordinaria sui tassi di interesse da parte della Fed. Un livello che non si vedeva dal marzo del 1999.

“E’ come se tutti mettessero il dito nell’acqua tirandolo subito fuori, causando ai mercati forti oscillazioni” ha detto Lauriann Kloppenburg direttore per le ricerche di Loomis, Sayles & Co.

Kloppenburg ha poi aggiunto: “C’e’ bisogno di stabilita’ nell’economia, perche’ gli operatori tornino ad avere fiducia sui mercati e mettano a punto strategie di lungo termine”.

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