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WALL ST. VERSO QUINTO GIORNO DI RIALZI DI FILA

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I listini azionari si avvicinano al traguardo di meta’ seduta in buon rialzo, estendendo i guadagni dell’avvio. Il mercato americano segue dunque le orme delle altre Borse mondiali, i cui rialzi hanno senza dubbio contribuito a mantenere intatta la fiducia anche tra gli investitori statunitensi.

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Intervenuti al simposi annuale dei banchieri centrali in corso di svolgimento nello stato del Wyoming, il presidente della Federal Reserve, Ben S. Bernanke, e il suo omologo della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, hanno sottolineato che l’economia mondiale sta uscendo dalla fase di recessione.

“Siamo giunti ad un punto in cui gli investitori accettano l’idea che sita un mercato rialzista e non vogliono perdere il treno”, dice Hugh Johnson, presidente di Johnson Illington. “Le principali cifre macroeconomiche confermano che si tratta di un mercato rialzista”.

Mercato che si appresta ad archiviare in rialzo la quinta seduta consecutiva. In mattinata i trader sono alla caccia soprattutto di titoli finanziari, energetici e minerari. Cosi’ la Borsa scambia sui livelli piu’ alti dal 2009, motivo per il quale sono in molti a temere che presto si assistera’ ad un naturale ritracciamento.

Primo fra tutti l’economista Nouriel Roubini, noto ribassita, che ha detto di vedere un enorme rischio di ricaduta prima di una nuova ripresa. Se infatti le Banche Centrali dovessero applicare una politica di stretta monetaria troppo in fretta, rischierebbero di compromettere la ripresa economica, facendola ripiombare in una fase di stagflazione. Tuttavia se allo stesso tempo non agiranno abbastanza in fretta, “verranno puniti dai vigilanti dei mercati obbligazionari” e i rendimenti sui Titoli di Stato a lungo termine e i tassi di interesse sui prestiti saliranno.

Gli istituti centrali del mondo non sembrano pero’ intenzionati ad imporre una stretta monetaria sul breve termine. Rappresenta un’eccezione Israele, con l’istituto centrale che proprio oggi ha rivisto al rialzo i tassi di interesse per settembre 2009 dello 0.25% a 0.75%.

Sinora appare evidente che il cliche’ di Wall Street “sell in May and go away” quest’anno non si e’ verificato. Anzi, il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq vengono da quattro giorni consecutivi di guadagni, la serie positiva piu’ lunga dell’ultimo mese. In caso di chiusura in progresso quest’oggi, il paniere composito e quello allargato si renderebbero protagonisti della sesta seduta positiva di fila. Il paniere delle blue chip e’ invece ben posizionato per mettere a segno il quinto giorno di rialzi su sei, mentre la chiusura di venerdi’ scorso e’ stata la piu’ positiva dallo scorso ottobre.

Tuttavia oggi potrebbe essere uno di quei classici giorni segnati dall’assenza di notizie importanti. Se si considerano i pochi eventi in calendario macroeconomico e societario, oltre ai volumi sottili visti negli ultimi tempi, crescono le possibilita’ di assistere ad una seconda parte di seduta caretterizzata dall’alta volatilita’.

Sul fronte societario, ad attirare l’attenzione del mercato e’ un accordo multimiliardario nel settore della vendita di beni al consumo. Procter & Gamble potrebbe decidere di vendere le sue attivita’ di produzione di farmaci per cui e’ richiesta la prescrizione per $3 miliardi alla societa’ Warner Chilcott, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita persone informate sui fatti. Sotto i riflettori sara’ anche il settore auto, con il programma di incentivi “Cash for Clunkers” che scadra’ questa notte.

BBVA accelera di quasi il 2% dopo che la banca spagnola ha acquistato $12 miliardi di asset dall’americana Guaranty Financial e dopo essere stata promossa da J.P. Morgan a Overweight da Neutral. Anche la concorrente Banco Santander sta giovando di un upgrade da parte degli stessi analisti.

Intanto la famiglia Ricketts ha raggiunto un accordo per l’acquisto della squadra di baseball dei Chicago Cubs dal Tribune per $845 milioni. Per essere approvata, l’operazione ha ancora bisogno del via libera dei proprietari della lega di baseball professionista americana, la Major League Baseball, e del tribunale che sta seguendo il caso della bancarotta del giornale dello stato dell’Illinois.

Tra i titoli in evidenza nelle primissime battute, figurano American Express, Discover Financial e Capital One, favorite dai commenti positivi degli analisti di Barclays, mentre sembra non volersi fermare la corsa di AIG. In denaro anche Citi, BofA, JP Morgan e RBS, mentre il rincaro delle commodity favorisce titoli energetici e delle aziende legate ai metalli, in particolare BHP Billinton e Rio Tinto, con cui Chinalco ha avviato le trattative per stringere un rapporto di collaborazione tra i due giganti minerari.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo il greggio: dopo essersi portati sui massimi di 10 mesi a quota $74.76 i futures con consegna settembre guadagnano $0.76 0 a $74.65 al barile. Sul valutario, euro in lieve ribasso nei confronti del dollaro a quota $1.4316. Arretra anche l’oro a $953.40 l’oncia (-$1.30). Dopo un avvio sottotono girano in positivo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5330% dal 3.5560% di venerdi’.