Società

WALL ST. TENTA IL RISCATTO, VOCI DI M&A TRA BANCHE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo due ore di contrattazioni gli operatori sembrano aver trovato qualche spunto, a cominciare dal petrolio che si riporta sopra quota $82 dopo che le scorte settimanali hanno registrato un incremento piu’ contenuto del previsto. L’oro intanto arretra mentre aumentano i rumors sul comparto finanziario.
E cosi’ che gli indici tentano di rosellavarsi allontanandosi dalla parita’.

Il Dow guadagna lo 0.3% a 10593 (+29 punti). Piu’ convinzione sul Nasdaq, che e’ tornato a viaggiare sui livelli del settembre 2008 pur restando per oltre la meta’ al di sotto dei valore di 10 anni fa (5132.52), prima dello scoppio della bolla internet. L’indice segna un +0.82% a 2360 (+19 punti). Avanza di mezzo punto percentuale l’S&P 500 a 1147 (+7 punti).

E’ molto probabile, comunque, che un segnale deciso da parte degli investitori arrivi nei prossimi giorni con i dati sui sussidi, le vendite retail e la fiducia dei consumatori. Oggi la giornata macro ha riguardato le richieste di mutui ipotecari, che negli Stati Uniti hanno segnato un rialzo dello 0,5% la scorsa settimana. A questo dato si e’ aggiunto quello delle scorte di magazzino all’ingrosso, inaspettatamente in calo a gennaio. Nel frattempo gli economisti hanno rivisto al rialzo le stime sulla crescita negli States per fino anno al 3.1% ma hanno limato quelle per l’anno prossimo al 3%. Nouriel Roubini, dal canto suo, attribuisce una probabilita’ del 20% a una doppia ricaduta dell’economia mentre ‘ del 60% quella per una ripresa a U.

Per i tuoi investimenti, segui il feed in tempo reale di Wall Street Italia INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!

Sul fronte settoriale, in rialzo i finanziari. Secondo il Wall Street Journal l’inglese Barclays avrebbe preso di mira una banca retail Usa. Tra i piu’ appetibili il quotidiano cita Sun Trust (+5%), Fith Third (+3.4%) e Comerica (+1.7%). Dal canto suo, Royal Bank of Canada si dice interessata a banche americane con oltre $10 miliardi di asset. Ancora in corsa Citigroup (+5.5%) e AIG (+10%).

Bene anche il comparto aereo: sembra che i viaggiatori in classe business stiano aumentando. Massimi da 52 settimnane per American Airlines (arrivata a guadagnare anche il 7%), Continental (quasi +5%) e US Airways (+4.5%). Restano comunque i dubbi legati al fatto che le compagnie aeree sono in balia di volatilita’ del prezzo del greggio e costi operativi in rialzo.

Tra i titoli farmaceutici, Facet fa da traino con un +66% circa. La societa’ verra’ aqcuisita da Abbott Laboratories con un offerta cash da $27 per azione (valore cui si sta avvicinando il titolo, che guadagna $10 rispetto alla chiusura di ieri). Biogen, che per rivelare la stessa societa’ aveva messo sul piatto $17.50, guadagna un +1%. Vola InterMune (+65%) dopo l’ok al farmaco (che si presentera’ sugli scaffali delle farmacie con il nome Esbriet) per curare una grave forma di polmonite.

Nel settore delle tlc, per la terza seduta consecutiva si mette in mostra Sprint Nextel. Da lunedi’ ha guadagnato il 15%. Il tutto dopo che nella prima giornata dell’ottava il direttore finanziario del gruppo ha detto che il debito verra’ ridotto piu’ velocemente del previsto e che ci sara’ una crescita trimestrale dei ricavi per la prima volta in quattro anni. Al contrario, continua a scivolare Ciena che risente ancora della brutta trimestrale.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a correre. I futures con consegna aprile guadagnano $1.31 attestandosi a quota $82.80 al barile. L’Opec ha rivisto leggermente al rialzo le stime sulla domanda nel 2010, ma il cartello resta cauto. Sul valutario la moneta unica viaggia intorno a $1.3666 (portando l’incremento a un +0.48%). L’oro inverte rotta cedendo $3 in area $1119 l’oncia. Quanto ai Titoli di Stato, il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.7440%, in crescita rispetto al 3.70% della chiusura di ieri. L’asta di oggi da $21 miliardi constituisce il principale market mover all’indomani della robusta domanda per i titoli a tre anni messi sul mercato per $40 miliardi. Intanto il differenziale di rendimento tra Treasury americani e Bund si e’ allargato toccando i massimi dalla metà del 2007.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti:
Airlines-FAA +2.3%, Banks-KBE +2.0%, Semis-SMH/IGW +1.8%, Solar Energy-TAN +1.6%, U.S. Financial Services-IYG +1.4%, Regional Banks-RKH +1.3% e Malaysia-EWM +1.3%. Le peggiori: Gold Miners-GDX -1.7%, Silver-SLV -1.1%, Gold-GLD -1.1%, Jr Gold Miners-GDXJ -1.0%, Base Metals-DBB -0.9%, Chile-ECH -0.9%, 20+ yr Treasuries-TLT -0.6% e Japan-EWJ -0.6%.

Alle 18:30 circa il volume di scambio e’ di 545 milioni di pezzi al NYSE e 1.23 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1808 a 1131 al Nyse e 1511 a 1041 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 375 a 0 al NYSE e 199 a 6 al Nasdaq.