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WALL ST: SUPER RALLY CON DATI, FED E INTEL

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Seduta in forte progresso per gli indici azionari, spinti dai risultati societari incoraggianti e dalle migliorate prospettive di recupero dell’economia. A fornire la spinta finale nelle ultime ore di contrattazioni e’ stata anche la Fed che ha rivisto al rialzo le stime sull’attivita’ economica a stelle e strisce per i prossimi anni. Il Dow Jones ha guadagnato il 3.07% a 8616, l’S&P500 il 2.96% a 932, il Nasdaq il 3.51% a 1862.

I listini mettono cosi’ a segno la terza seduta consecutiva di rialzi, un evento che non si verificava da fine giugno. L’azionario Usa esce da un mese incerto, caratterizzato da una forte incertezza degli operatori, preoccupati che il rally iniziato a marzo (+35%) potesse essersi materializzato su prospettive troppo ottimistiche della ripresa economica.

La Federal Reserve comunque ha affermato che gia’ nel secondo semestre si assistera’ ad un rimbalzo dell’economia, destinato a proseguire negli anni 2010 e 2011. Gli ultimi dati macro hanno inoltre confermato il rallentamento della fase di recessione: l’ultimo in ordine temporale e’ stato l’Empire State Index che ha mostrato un lievissimo calo nel mese di giugno, ad un livello nettamente migliore delle attese.

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Sul fronte societario, ad impostare il tono positivo fin dalle primissime ore era stato il colosso dei chip Intel che, trascurando la multa imposta dalla Commisione Europea, ha riportato profitti migliori del consensus del mercato ed emesso un outlook incoraggiante per i prossimi mesi. Il fatto ha confermato che le vendite di PC stanno procedendo ad un tasso migliore del previsto e che i consumatori hanno tutte le intenzioni di ritornare agli acquisti nell’ultima parte dell’anno.

“Stiamo avendo conferma che la fase di stabilizzazione e’ in atto” ha detto Matthew Kaufler, portfolio manager di Federated Clover Investment Advisors. “Se non altro ora possiamo dire che la situazione non e’ poi cosi’ brutta come poteva apparire dopo lo scoppio della crisi subprime”.

I numeri di Intel (il cui titolo e’ schizzato di oltre il 7% ai migliori livelli di nove mesi) seguono quelli di Johnson & Johnson e della banca americana Goldman Sachs. Proprio sulle banche ancora si respira un clima di perplessita’ ed i risultati che saranno comunicati nei prossimi giorni dovrebbero aiutare a fare chiarezza sulle condizioni del comparto finanziario. Prima della fine della settimana saranno Citigroup, Bank of America e JP Morgan ad occupare la scena.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico rimbalza il petrolio. I futures con scadenza agosto hanno guadagnato $2.02 a $61.54 al barile. Sul valutario euro in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4103. In buon progresso l’oro. I contratti con scadenza agosto sono avanzati di $16.60 a $939.40. Negativi infine i Titoli di Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5960% dal 3.4470% di martedi’.