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WALL ST: SETTIMANA DA +3% MA DISOCCUPAZIONE AL 10%

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Seduta volatile tra denaro e lettera per gli indici americani, supportati da una serie di commenti positivi degli analisti su diverse aziende americane, ma allo stesso tempo pressati dal cattivo rapporto sul mercato del lavoro che ha segnalato il maggiore tasso di disoccupazione di oltre 26 anni. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.17% a 10023, l’S&P500 lo 0.25% a 1069, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.34% a 2112. Positiva la prova settimanale con l’indice industriale in progresso del 3.2%, il paniere allargato S&P00 del 3.2% anch’esso ed infine +3.3% per il listino tecnologico.

Nell’ultimo mese il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti e’ cresciuto al 10.2%, oltre le attese degli economisti che erano per un aumento piu’ contenuto rispetto al mese precedente, pari al 9.9%. Il numero di posti persi si e’ attestato a 190 mila, anche in questo caso oltre le stime (175 mila). Tuttavia un’analisi attenta del dato evidenzia come le aziende abbiano ripreso ad assumere lavoratori a tempo determinato, un trend che per alcuni economisti potrebbe segnalare la fine della perdita di posti di lavoro nei prossimi mesi. Inoltre i numeri di agosto e settembre sono stati rivisti al rialzo di 91 mila unita’ rispetto a quanto comunicato originariamente.

Il tasso di disoccupazione e’ in crescita, ma “il trend generale appare piu’ positivo che negativo, o comunque meno negativo di quanto avrebbe potuto essere” ha affermato Cummins Catherwood, managing director di Boenning and Scattergood. “Siamo ancora nel processo di recupero” e’ quanto dichiarato da Jason Cooper di First Source Investment Advisor. “Anche con il tasso di disoccupazione al 10.2% si sembra percepire che il peggio e’ alle spalle e che i prossimi mesi possono riservare solo miglioramenti”.

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A permettere agli indici di avanzare e’ stata una serie di commenti positivi che hanno interessato i colossi del Corporate America. La conglomerata indutriale General Electric e’ riuscita a conquistare la vetta del Dow Jones, forte di un rialzo di oltre il 6% dopo che gli analisti di Bernstein e Oppenheimer hanno rivisto al rialzo il rating e il target price dell’azienda, citando la riduzione dei rischi di perdite per la sua divisione finanziaria. Sempre nell’indice industriale, bene la compagnia assicurative Travelers, spinta dall’upgrade da Neutral a Buy di Goldman Sachs.

Nel settore delle vendite al dettaglio, buona prova di Macy’s dopo che JP Morgan Chase ha confermato che la la seconda maggiore catena di negozi al mondo ha probabilmente battuto le stime degli analisti nel terzo trimestre. Nel comparto Internet, sempre tonico il titolo Amazon.com che beneficia della promozione di Bernstein a Outperform.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in ribasso il petrolio. I futures con consegna dicembre hanno ceduto $2.19 a quota $77.43 al barile. Sul valutario, arretra lievemente l’euro nei confronti del dollaro. Nella tarda serata di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4847. In rialzo l’oro: i futures con scadenza dicembre sono avanzati di $6.70 a quota $1096.00 l’oncia (con nuovo massimo storico di $1100). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5030% dal 3.5330% di giovedi’.

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