Società

WALL ST: SENTIMENT NEGATIVO PER INFLAZIONE E TASSI

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in lettera. Lowes (LOW) e Campbell Soup (CPB) hanno pubblicato risultati superiori alle stime ed hanno alzato le proprie “guidances”. Il prezzo del greggio e’ in ribasso a circa $68.80 al barile.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in lettera di 103 punti a 11040, il Nasdaq perde 36 punti a 2157 e l’S&P500 e’ in ribasso di 13 punti a 1253.
L’indice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -1470.
L’indice VIX e’ al livello di 17.45.
Negative le performances dei settori acciaio, raffinerie, alluminio, materiali da costruzione, prodotti agricoli e semcionduttori.
I volumi sul NYSE sono di 893 milioni di titoli scambiati.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, SSTI perde l’1.7%, mentre FILE l’1.1%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, non saranno pubblicati dati macro.

POSIZIONI RIALZISTE:

SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $3.93; PERF. –23.84%)

FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $25.64; PERF -6.25%)

BORSA:TIMORI TASSI E PIL SPINGONO WALL STREET IN ROSSO /ANSA

Si apre una settimana all’insegna del rosso per Wall Street. Con l’attenzione degli investitori tutta rivolta alle prossime mosse della Federal Reserve, che si teme possa danneggiare la crescita economica con una eccessiva stretta sui tassi.

Ma la domanda-chiave a cui gli analisti cercano di rispondere é se l’attuale storno dei mercati azionari a livello globale sia un temporale passeggero, o se al contrario sia l’inizio di una nuova stagione, con il passaggio inevitabile di fondi dalle borse ai titoli obbligazionari.

Thomas McManus di Banc of America, per esempio, è ottimista: “un gran numero di titoli di qualità ad alta capitalizzazione – scrive lo strategist in un report – sono ancora deprezzati rispetto al mercato”. Eppure Wall Street viaggia in negativo, con il Dow Jones a 11.085,62 punti (-0,52%), lo S&P a 1.258,36 (-0,68%) e il Nasdaq a 2.165 punti (-1,32%).

Le perdite più pesanti le registrano alcuni pesi massimi del listino newyorchese, come il gigante dell’alluminio Alcoa (che cede oltre un dollaro), Newmont Mining (-1,7 dollari per il primo produttore mondiale d’oro) e Steel Corp (che perde oltre tre dollari), sull’onda dello scivolone messo a segno dai prezzi delle materie prime, metalli in prima fila. Nel complesso il settore dei materiali grezzi cede oltre il 3%, in un mercato che teme gli effetti nefasti una contrazione dei consumi mondiali.

E a peggiorare le cose ci si è messa l’inflazione statunitense, che viaggia al di sopra delle previsioni (+0,6% ad aprile) e fa presagire una necessaria stretta monetaria che potrebbe indebolire i consumi. Ma a soffrire per i timori di un rallentamento della crescita sono anche i prezzi delle commodity, che dopo il boom dei mesi corsi hanno archiviato la peggiore settimana degli ultimi 25 anni.

Inevitabile l’impatto sulle società del settore, in primo luogo le petrolifere, con Exxon in calo di quasi 40 centesimi e ConocoPhillips, terza compagnia petrolifera americana, in calo di oltre un dollaro.

Fra gli altri temi che hanno tenuto banco a Wall Street c’é poi l’offerta del Nyse, la società proprietaria del listino newyorchese, sul gruppo borsistico paneuropeo Euronext per otto miliardi di dollari. Una cifra che non deve essere piaciuta agli azionisti del Nyse, che hanno punito il titolo con vendite pesanti e una conseguente perdita sul terreno di oltre 3,5 dollari.

Male anche KLA-Tencor, primo costruttore di tester per i semiconduttori (-2,80 dollari) e Bausch & Lomb (-80 centesimi). Qualcuno ha fatto il nome del numero uno dei liquidi per lenti a contatto, mettendolo in relazione a un’infezione degli occhi che può portare alla cecità, e a ciò si aggiungono alcune contestazioni da parte del fisco che potrebbero aumentare l’indebitamento.

A portare una nota positiva è invece Yahoo!, che in totale controtendenza con il resto del mercato guadagna oltre 80 centesimi: la società del sito Internet più visitato al mondo, secondo Barron’s, potrebbe apprezzarsi fino al 70% grazie al nuovo design del suo indirizzo web.