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WALL ST: SELL SU TUTTI I FRONTI IN AVVIO

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Apertura in forte calo per i mercati Usa che ieri hanno registrato l’ennesima seduta negativa sulla scia delle preocccupazioni degli investitori per le pesanti accuse di complicita’ nella frode dell’ex colosso energetico Enron ai colossi finanziari Citigroup (C – Nyse) e J. P. Morgan (JPM). I titoli sono infatti calati rispettivamente del 18,6% e del 22,1%. Prevista per oggi una pressione su tutto il settore finanziario, con i titoli di Merrill Lynch (MER – Nyse) e Goldman Sachs (GS – Nyse) in deciso ribasso nelle contrattazioni di preborsa. Tra l’altro, secondo quanto riportato dal Wall Street Jorunal, Merrill Lynch avrebbe alcune responsabilita’ nello scandalo della societa’ biotech Imclone Systems (IMCL – Nasdaq).

Con i piu’ importanti indici della borsa Usa scesi nelle ultime settimane ai minimi degli ultimi 5 anni (S&P 500 sceso sotto quota 800 al livello del maggio ’97, il Dow Jones ai minimi dell’ottobre 98 e il Nasdaq ai minimi dell’aprile 1997) e all’indomani di una seduta in cui sono stati bruciati altri $300 miliardi e con J.P. Morgan Chase e Citigroup colpite da un ribasso senza precedenti, a New York si parla con insistenza di un taglio di emergenza dei tassi da parte della Banca Centrale Usa.

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Gli osservatori piu’ attenti fanno presente tuttavia che una manovra di emergenza della Fed, nel senso di allentamento ulteriore della politica monetaria (i Fed Funds, cioe’ i tassi a breve, sono attualmente al minimo degli ultimi 40 anni, a quota 1,75%) potrebbe essere attuata soltanto in caso di una crisi finanziaria di proporzioni drammatiche, preceduta cioe’ da qualche crack bancario o dal crash dei prezzi a Wall Street causato da panic selling.

Altra notizia negativa per gli indici Usa, la Salomon Smith Barney si aggiunge alle altre banche d’affari di New York ( Banc of America e ( Lehman Brothers) nella riduzione delle stime di fine anno per gli indici della borsa Usa. Il target di Salomon per il Dow Jones Industrial Average passa da 11.200 a 9.650, quello dello S&P500 da 1.250 a 1.000.

Tra gli esperti, c’e’ pero’ anche chi parla di alcuni segnali di rimbalzo, citando la volatilita’, che ha raggiunto i massimi storici, nonche’ i fortissimi volumi – il Nyse venerdi’ ha raggiunto il massimo storico di 2,6 miliardi di volume.

Sul fronte degli utili, positivi – pro forma migliore delle attese e revisione al rialzo del tasso di crescita delle vendite, ma non accolti con entusiasmo, gli utili del colosso Internet Amazon (AMZN – Nasdaq). Gli investitori rimangono preoccupati circa un rallentamento proprio del fatturato. Trimestrale al di sopra delle stime ma previsioni sconfortanti sui prossimi risultati sono invece arrivate dal colosso chimico e blue chip del Dow Jones Dupont (DD – Nyse), in calo nelle contrattazioni. Utili sopra le attese e previsioni positive per McDonald’s (MCD – Nyse) che potrebbe aiutare il Dow Jones a limitare i ribassi.

Tra gli utili attesi dopo la chiusura, AOL Time Warner (AOL – Nyse), Amgen (AMGN – Nasdaq), Broadvision (BVSN – Nasdaq), EDS (EDS – Nyse).

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