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WALL ST: SEDUTA FIACCA NEL SEGNO DELLA VOLATILITA’

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Gli indici azionari americani hanno archiviato la seduta in territorio negativo. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.32% a 10.344, l’S&P500 lo 0.43% a 1.191, il Nasdaq, infine, e’ arretrato dello 0.45% a 2.100. Agli buoni sviluppi nel comparto energetico, con il petrolio sceso sotto i $61, si sono contrapposte le deludenti notizie sugli utili societari.

L’elevata volatilita’ dei mercati sta continuando a pesare sul sentiment degli investitori, alla continua ricerca di un catalizzatore significativo che possa spingere i listini al rialzo.

Ad ottobre gli indici hanno subito forti pressioni di vendita, dovute soprattutto alle povere previsioni sui risultati fiscali offerte dalle aziende, e gli economisti si aspettano una reazione, nel breve periodo, che potrebbe assumere le proporzioni del classico rally di fine anno.

Grazie ad un nuovo aumento delle scorte di petrolio (il terzo consecutivo), le quotazioni sui contratti futures con scadenza dicembre sono scese di quasi il 3% (-$1.78) a quota $60.66 al barile. Sono risultate in aumento anche le riserve di benzina, mentre sono scese quelle di distillati.
A contribuire al calo del greggio sono state le previsioni sull’attivita’ produttiva che dovrebbe tornare a pieno regime entro la meta’ di novembre.

In assenza di dati economici, gli investitori hanno preferito seguire piu’ da vicino anche gli sviluppi societari. A compromettere il quadro giornaliero, gia’ prima del suono della campanella, era stata la deludente trimestrale di Amazon.com. Il colosso retail online ha riportato un calo degli utili del 44% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; le previsioni sulle vendite del quarto trimestre, inoltre, sono state riviste ad un livello inferiore rispetto a quello atteso dagli analisti.

Sotto pressione anche Boeing, oggi il peggior titolo del Dow Jones, in calo di oltre il 3%. Il colosso aerospaziale ha riportato utili superiori alle stime, ma una riduzione del volume delle vendite, dovuto principalmente al recente sciopero attuato dai lavoratori.

Hanno deluso anche i numeri di Taser International, la societa’ produttrice della famosa “pistola elettrica”. Gli utili per azione si sono rivelati inferiori di un centesimo rispetto alle stime degli analisti. Il titolo e’ stato colpito da un’ondata di vendite ed ha chiuso la sessione in ribasso di quasi il 7%.

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Sugli altri mercati, l’euro e’ in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2069. In ribasso l’oro. Il future con scadenza dicembre ha chiuso in calo di $1.70 a quota $473.00 all’oncia. In netto calo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ schizzato al 4.59%, dal 4.53% di martedi’.