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WALL ST: SECONDO CALO CONSECUTIVO DEL GREGGIO

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Gli indici americani sono tornati a guadagnare terreno, spinti dall’ulteriore calo del greggio e dalle notizie positive giunte dal comparto retail. Il Dow Jones e’ avanzato ai massimi di oltre sei anni, registrando una performance giornaliera di +0.34% che lo ha portato a quota 11438. In progresso dello 0.34% l’S&P500 a 1312, bene il Nasdaq, in rialzo dello 0.87% a 2383.

Grazie ad un aumento del livello di scorte superiore alle attese, ed al primo incremento delle riserve di benzina delle ultime nove settimane, gia’ nella giornata di mercoledi’ i futures sul petrolio erano arretrati di oltre due dollari a $72.28 al barile. Il movimento ribassista si e’ esteso anche nella seduta odierna ed i contratti con scadenza giugno hanno chiuso in calo del 3.2%, sotto i $70, a quota $69.94 al barile, minor livello dallo scorso 7 aprile.

Il ritracciamento dei prezzi energetici sta offrendo un “respiro di sollievo” agli investitori, ultimamente turbati dalle tensioni sul comparto, nate dagli attriti tra Occidente ed Iran a causa della faccenda sul nucleare. L’alto livello di scorte di greggio (il maggiore degli ultimi otto anni) e il rimbalzo delle riserve di benzina allontana i timori di un’inadeguata offerta mentre ci inoltriamo nella stagione estiva, in cui incrementa il consumo di carburante.

Notizie positive sono giunte anche dal fronte societario, ed in particolare dal segmento retail. Dopo due mesi di uno shopping tiepido, ed aiutata dalla posizione in calendario delle festivita’ pasquali, la maggior parte delle aziende del settore ha riportato vendite comparate superiori alle attese, le migliori degli ultimi due anni. Si sono distinti in positivo i numeri di Wal-Mart, Target, Pacific Sunwear e Gap.

In ambito di utili, bene la conglomerata industriale Tyco International. La societa’ ha riportato un incremento degli utili superiore alle attese. L’azienda ha anche anticipato un piano di riacquisto di azioni proprie per un valore di $2 miliardi.

Superiori alle attese anche i risultati riportati dalla famosa catena di bar Starbucks, il cui titolo, nonostante il rallentamento delle vendite di aprile, e’ avanzato di oltre quattro punti percentuali.

Contrastata la lettura dei dati macro diffusi prima del suono dell’apertura. Nel primo trimestre il dato preliminare sulla produttivita’ ha registrato un incremento del 3.2%, contro le attese di +2.8%. In crescita anche la componente del costo unitario del lavoro. Se da un lato l’aggiornamento continua a dimostrare il buon momento dell’economia a stelle e strisce, dall’altro rafforza i timori di futuri rialzi del costo del denaro.

Superiore alle attese anche il dato sui sussidi di disoccupazione, la scorsa settimana cresciuti di 5 mila unita’ a 322 mila (consensus 310 mila). Il dato ha comunque avuto un contenuto impatto sul trading in quanto gli operatori sono maggiormente focalizzati sul rapporto occupazionale che verra’ comunicato venerdi’ mattina.

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Sugli altri mercati, oro sempre sotto i riflettori, alla quinta seduta consecutiva di rialzi. I contratti futures con scadenza giugno sono avanzati di $8.00 a $676.50 all’oncia. Sul valutario, euro in progresso rispetto al dollaro, ai massimi di oltre un anno. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio e’ a quota 1.2710. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 5.15% dal 5.144% di mercoledi’.