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WALL ST. SCIVOLA IN AVVIO, CRESCE IL NERVOSISMO

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Partenza debole per il mercato azionario americano, con l’indice allargato Standard & Poor’s 500 che sembra dunque destinato ad estendere a quattro settimane la fase di ritracciamento, mentre il paniere dei tecnologici si mantiene in prossimita’ dei livelli di parita’. A colpire i listini sono sopratutto i timori circa il protrarsi del rallentamento economico.

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CIT Group, storico gruppo finanziario, scivola di oltre il 30%, penalizzato dai timori che l’autorita’ della Federal Deposit Insurance Corp. non avvallera’ la vendita dei bond della societa’. Chevron scivola del 2.3%, appesantita dal continuo calo delle quotazioni del petrolio, scese sotto quota $59 il barile. I futures sul petrolio Usa si apprestano a chiudere la settimana con le perdite piu’ pesanti da gennaio a questa parte. All’interno di un settore hi-tech lievemente positivo, si muove in controtendenza International Business Machines (-1%), su cui si e’ abbattuta la scure di Goldman Sachs, che ha declassato i titoli a “neutral”.

Secondo gli economisti Nouriel Roubini e Robert Shiller la recessione piu’ grave dell’ultimo mezzo secolo potrebbe protrarsi a lungo, perche’ i consumatori non vedono segnali di miglioramento della situazione occupazionale, mentre i prezzi delle case stanno per interrompere i pesanti cali visti da quando e’ scoppiata la crisi.

A tal proposito, alle 16 italiane gli investitori conosceranno la lettura preliminare sulla fiducia dei consumatori a cura dell’Universita’ del Michigan. Il mercato e’ preoccupato che i consumatori, le cui spese sono fondamentali per l’economia americana, continueranno a cercare di risparmiare a causa dei timori di perdere il proprio posto di lavoro.

Restando in ambito macroeconomico, i dati giunti finora hanno sorpreso in positivo, ma non sono stati sufficienti a far invertire rotta al mercato. I prezzi import/export hanno registrato un progresso decisamente superiore alle attese in giugno, mentre il disavanzo della bilancia commerciale si e’ inaspettatamente ristretto nel mese di maggio.

Quella odierna e’ una seduta negativa per i mercati di tutto il mondo, con i trader che preferiscono vendere titoli azionari vista l’incertezza in attesa di conocere i tanti risultati trimestrali in arrivo. Gli investitori vogliono in particolare sapere cosa le societa’ hanno da dire sull’economia nella seconda parte dell’anno.

Le notizie secondo cui i margini di raffinazione di Chevron scivoleranno nel secondo trimestre ha sicuramente alimentato tale incertezza. Le societa’ petrolifere sono state tra le aziende piu’ solide degli Stati Uniti negli ultimi tempi, ma ora si teme che saranno colpite dal deprezzamento delle quotazioni del petrolio. La giornata sancira’ inoltre l’uscita di General Motors dalla procedura di amministrazione controllata dopo appena 40 giorni.

Tra le societa’ che hanno pubblicato i conti sinora figura l’indiana Infosys Technologies, che ha chiuso il primo trimestre fiscale con profitti in progresso del 17%. Tuttavia ha previsto un calo di sino al 10% degli utili nell’intero esercizio, a causa delle difficili condizioni economiche e del rafforzamento della rupia.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna agosto sono in flessione di $1.54 a $58.87 al barile. Sul valutario, l’euro scambia in calo nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3907. Cede terreno anche l’oro, a $909.30 (-$6.90) l’oncia. In contrazione invece i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ salito a 3.3300% dal 3.3413% di giovedi’.