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WALL ST. SALE, WASHINGTON AL LAVORO SU BANCHE

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Le speranze di un salvataggio delle banche da parte dell’amministrazione Obama hanno permesso agli indici americani di recuperare dalla debolezza iniziale e terminare la seduta in buon progresso. Il Dow Jones ha guadagnato l’1.34% a 8063, l’S&P500 l’1.64% a 845, il Nasdaq e’ avanzato del 2.06% a 1546. Il rally degli indici finanziari ha permesso agli investitori di guardare oltre i deludenti dati giunti dal mercato del lavoro che hanno evidenziato l’ancora difficile situazione per i consumatori e le famiglie americane.

Stando ad alcune voci sono in programma nuovi salvataggi di banche nel weekend, mentre Washington starebbe considerando alcune modifiche da apportare alla regola “Mark-to-Market” che sospenderebbero di fatto per le banche in difficolta’ gli obblighi di contabilizzare a valori attualizzati di mercato asset e partecipazioni.

“Una sospensione di questo tipo avrebbe un impatto molto forte sul mercato” hanno affermato alcuni trader a New York. “L’azionario potrebbe schizzare d’un tratto, il Dow Jones si riporterebbe sopra i 9000 punti”. Lo spider settoriale XLF ha guadagnato il 2% circa dopo aver trattato in rosso nella prima parte della giornata; Bank of America, arrivata a perdere oltre il 10% ai livelli del 1984, ha chiuso addirittura in territorio positivo, acquisti anche su Goldman Sachs, JP Morgan, Citigroup.

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Tonico il settore retail guidato al rialzo dal colosso Wal-Mart, salito dopo la comunicazione delle vendite comparate di gennaio che hanno battuto le attese degli analisti. Anche Target ha fatto meglio del previsto, l’azienda ha lanciato un profit warning sui risultati dell’ultimo periodo del 2008.

Gran rialzo delle due note societa’ di carte di credito, Visa e Mastercard, schizzate rispettivamente +9% e +14% in seguito al rilascio delle rispettive trimestrali. Visa ha riportato un incremento del 35% dei profitti e confermato che gli utili centreranno le attese nel 2009. Positiva anche l’azienda di cereali Kellogg, dopo aver riportato utili in crescita, meglio del previsto, pur avvertendo che il cambio valutario comportera’ dei problemi sui prossimi risultati.

A dare la stura alle vendite in mattinata erano state invece alcune deludenti trimestrali, tra cui quella di Cisco Systems che aveva affossato il Nasdaq, e il deludente dato sul mercato del lavoro in vista del rapporto occupazionale che verra’ diffuso nella giornata di venerdi’.

Nell’ultima settimana le richieste di sussidio da parte dei senza lavoro sono schizzate ad un nuovo massimo di 26 anni, alimentando forti preoccupazioni sullo stato di salute delle famiglie e delle aziende americane. Meglio invece il dato sulla produttivita’, schizzato ben oltre le attese degli economisti nell’ultimo trimestre del 2008.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico chiusura positiva per il petrolio. I futures con consegna marzo hanno guadagnato $0.85 a $41.17 al barile. Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2788. Estende i rialzi l’oro: i futures con consegna aprile hanno guadagnato $12.00 a $914.20 l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.8980% dal 2.9140% di mercoledi’.