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WALL ST. RITROVA LA STRADA DEI RIALZI, GREGGIO IN CALO

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I listini americani sono riusciti a spingersi al rialzo dopo l’esitazione iniziale, spinti dal brusco calo del greggio, arretrato di oltre $4 rispetto alla chiusura di ieri, in seguito alla’annuncio del governo cinese relativo all’aumento dei prezzi del carburante. A pesare sulle quotazioni dell’oro nero e’ stata anche la conferma dell’Arabia Saudita sull’incremento dell’output giornaliero pari a 200 mila barili. Il Dow Jones, in “flirt” con la soglia psicologica dei 12000 punti nelle prime ore di scambi, ha chiuso con un guadagno dello 0.28% a 12063, l’S&P500 e’ avanzato dello 0.38% a 1342, il Nasdaq dell’1.33 a 2462.

“Se gli operatori iniziano a considerare un possibile rimbalzo dell’economia, ed un eventuale raffreddamento dei prezzi energetici dai recenti massimi, penso che si stabilirebbe un’atmosfera senza dubbio positiva sul mercato” ha dichiarato James Paulsen, chief investment strategist di Wells Capital Management.

Il prezzo del greggio e’ sceso di quasi $5 nella seduta odierna, sulle speculazioni secondo cui la domanda globale diminuira’ dopo che la Cina ha annunciato un incremento del prezzo dei carburanti
a partire da venerdi’. Ricordiamo che il Paese asiatico e’ il secondo maggiore consumatore mondiale di petrolio dopo gli Stati Uniti. Dopo essersi spinti fino ad un massimo intraday di $137.82, i futures con scadenza luglio hanno ritracciato lasciando sul terreno $4.75 a $131.93 al barile.

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Sul fronte societario, contrastati gli annunci giunti dal settore finanziario. La banca regionale BB&T ha dichiarato che potrebbe ritoccare al rialzo il dividendo quest’anno, mettendo a tacere le voci che invece avevano suggerito un taglio del pagamento agli azionisti. Un nuovo allarme e’ pero’ giunto dalla banca d’affari Citigroup che durante una conferenza organizzata da Deutsche Bank (DB) ha dichiarato di essere ancora esposta al richioso business dei mutui subprime, e che potrebbe pertanto continuare a riportare perdite nel trimestre in corso.

Particolari pressioni si sono notate nel gruppo delle compagnie assicurative dopo che Coventry Health (CVH) ha abbassato le stime sugli utili per via dei deludenti risultati riportati nei mesi di aprile e maggio. A risentire del fatto sono le rivali Aetna (AET), UnitedHealth (UTH) e WellPoint (WLP).

Nel comparto hi-tech, sugli scudi Broadcom (BRCM) che ha realizzato la migliore performance mensile da aprile, grazie ai commenti di Lehman Brothers secondo cui il produttore di chip e’ posizionato per una sostenuta crescita dei profitti. In buon rialzo Apple (AAPL), forte del raggiungimento di un importante traguardo nella vendita di musica online attraverso l’iTunes Store: acquistati e scaricati 5 miliardi di canzoni. Poco mossa invece la blue chip Hewlett-Packard (HPQ) dopo aver confermato che intraprendera’ una riorganizzazione della divisione delle stampanti a causa del rallentamento del business.

In ambito di M&A, l’acquisizione del gruppo chimico Huntsman (HUN) da parte di Apollo Management e Hexion Specialty Chemicals sembra essere alle corde: le due societa’ interessate a rilevare l’azienda hanno dichiarato che gli ultimi risultati fiscali rendono la precedente offerta di $6.5 miliardi non piu’ sostenibile. L’azione e’ crollata -40%.

Contrastati gli ultimi dati macroeconomici. Resta debole il mercato del lavoro dopo il balzo del tasso di disoccupazione registrato nei giorni scorsi: le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono risultate in lieve calo rispetto alla scorsa settimana, ma superiori alle attese degli analisti.

Negativo l’aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera, con l’indice Philadelphia Fedsceso a quota -17.1 punti, soprendendo gli analisti che invece avevano previsto un’estensione del recupero gia’ mostrato nel mese precedente. E’ risultato infine leggermente migliore delle attese il dato sul Superindice di maggio, in rialzo dello 0.1%.

Sul valutario, euro in leggera flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5503. In buon rialzo l’oro. I futures con consegna agosto sul metallo prezioso hanno guadagnato $10.70 a $904.20 l’oncia. Seduta in calo infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ risalito al 4.1990% dal 4.1540% di mercoledi’.

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