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WALL ST: RIPRENDONO I SELL, PREOCCUPAZIONE SU UTILI

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Avvio di seduta in rosso per gli indici azionari americani (controlla la performance degli indici in tempo reale). A fare da volano alle vendite fin dai primi minuti sono le deludenti notizie societarie annunciate nell’after hour di ieri sera.

Il colosso dell’alluminio Alcoa (AA), il primo componente del Dow Jones a diffonfere i numeri trimestrali, nell’after hour di ieri sera ha riportato un calo di oltre il 50% dei profitti, deludendo le attese degli analisti.

Pressioni giungono anche dal fronte tecnologico con la societa’ di chip Advanced Micro Devices(AMD), una volta acerrima rivale di Intel(INTC), costretta a rivedere al ribasso l’outlook sui ricavi per l’anno fiscale 2008 a causa di un rallentamento in diversi segmenti del business. Il titolo cede il 4% circa nel preborsa ma subito dopo l’annuncio le contrattazioni sull’azione erano state sospese per eccesso di ribasso. “Speravamo in numeri migliori delle attese almeno da parte delle societa’ tecnologiche. Il comparto potrebbe continuare a perdere ancora terreno a questo punto. Il warning di AMD e’ senza dubbio deludente” ha dichiarato in mattinata Rick Meckler, presidente di LibertyView Capital Management.

TomTom, il concorrente europeo della societa’ produttrice di navigatori satellitari Garmin (GRMN) ha dichiarato che non sara’ in grado di rispettare le attese degli analisti. La notizia ha trascinato al ribasso -5.3% il titolo GRMN. Nel comparto finanziario, Washington Mutual (WM) ha annunciato di aver raccolto $7 miliardi dalla vendite diretta di alcuni asset al gruppo di provate equity TPG Capital. La societa’ ha anche tagliato il dividendo e emesso un outlook inferiore al consensus per i risultati del primo trimestre. L’azione arretra del 12% dopo essere schizzata di quasi il 30% nella giornata di ieri.

E’ dunque evidente l’impatto che la recessione sta avendo sugli utili aziendali. Gli economisti hanno recentemente rivisto al ribasso le stime sulle societa’ facenti parte dell’indice S&P500. La contrazione economica, l’indebolimento del dollaro, il petrolio oltre i $100 al barile continueranno a pesare sulla spesa delle famiglie americane gia’ piegate dalla crisi finanziaria e dal continuo deterioramento del settore immobiliare.

Intanto peggiorano le previsioni ufficiali sulla crisi finanziaria (immaginiamo quelle ufficiose). Il Fondo monetario internzionale calcola che la caduta dei prezzi immobiliari negli Usa e l’ammontare dei mutui non pagati potrebbe portare a perdite globali kolossal, pari a circa $1000 miliardi.

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Sugli altri mercati, ritraccia il petrolio. I futures con consegna maggio segnano un ribasso di $0.74 a $108.35 al barile. Sul valutario, l’euro e’ stabile nei confronti del dollaro a quota 1.5704. In calo l’oro a $915.30 l’oncia, in calo di $11.50. Recuperano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5170%.

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