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WALL ST. REGGE NONOSTANTE DISOCCUPAZIONE SOPRA 10%

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I listini azionari americani tagliano il traguardo di meta’ giornata incerti tra denaro e lettera, dopo che i guadagni dei colossi General Electric e Macy’s, favoriti dalle promozioni degli analisti, hanno controbilanciato il deludente rapporto mensile sull’occupazione.

General Electric conquista la vetta del Dow Jones, forte di un rialzo del 6.5% dopo che gli analisti di gli analisti di Sanford C. Bernstein e Oppenheimer hanno rivisto al rialzo il rating e il target price della proprietaria di NBC Universal e GE Capital, citando la riduzione dei rischi di perdite per la sua divisione finanziaria. Intanto Macy’s accelera del 4.5% dopo che JP Morgan Chase ha detto che la la seconda maggiore catena di negozi al mondo ha probabilmente battuto le stime degli analisti nel terzo trimestre.

“Siamo ancora pur sempre in una situazione di ripresa”, osserva Jason Cooper di 1st Source Investment Advisors, precisando che “anche se il tasso di disoccupazione e’ salito al 10.2%, a questo punto la gente ritiene che il peggio sia alle spalle e che potremmo assistere con ogni probabilita’ ad un miglioramento nei prossimi mesi.

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Sul fronte macro gli ultimi dati pubblicati dal governo e relativi alla situazione occupazionale, che hanno evidenziato in ottobre un incremento del tasso di disoccupazione piu’ consistente del previsto al record di 10.2%, deprimendo in un primo momento il morale degli investitori.

La cifra, salita al 10.2% sui massimi di 26 anni, e’ stata accompagnata dai numeri riguardanti i tagli al personale nel settore non agricolo, che ha perso altri posti di lavoro per il 22esimo mese consecutivo. La perdita di 190 mila unita’ e’ risultata peggiore del previsto, anche se inferiore al dato del mese precedente di -219 mila (rivisto da -265 mila). In seguito alla pubblicazione del rapporto, i prezzi del metallo prezioso hanno raggiunto un nuovo record assoluto, toccando quota $1.100 l’oncia.

Ora gli investitori terranno d’occhio l’incontro del Gruppo dei 20 in corso di svolgimento in Scozia. “In attesa del meeting i funzionari politici sembra che abbiano intenzione di rassicurare i mercati sul fatto che le misure di stimolo fiscale rimarranno in vigore fino a che una ripresa sostenibile dell’economia non sia assicurata”, osservano gli strategist di BNP Paribas.

Anche eventuali sviluppi e anticipazioni sull’esito del voto riguardante l’approvazione o meno della riforma del sistema di assistenza sanitaria potrebbe finire al centro dell’attenzione durante gli scambi.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Internet-HHH +2.1% (32% AMZN), Gold Miners-GDX +2.0%, Dow Transports-IYT +0.9%, Biotech-BBH +0.8% e Retail-RTH +0.8%. Tra i piu’ forti ribassi: Natural Gas-UNG -4.1%, Heating Oil-UHN -3.8%, Gasoline-UGA -3.7%, Crude Oil-USO -3.4% e Commodities-GSG -2.9%.

Alle 18:30 circa il volume di scambio e’ di 470 milioni di pezzi al NYSE e 900 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1214 a 1667 al Nyse e 1034 a 1487 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 73 a 4 al NYSE e 61 a 16 al Nasdaq.

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