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WALL ST.: ONDATA DI VENDITE SULL’ALLARME BEAR STEARNS

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Evaporato il rally del preborsa (originato dal dato migliore delle attese sull’inflazione), i listini si sono spinti con forza al ribasso in seguito all’allarme lanciato da Bear Stearns sulla liquidita’ della banca. Dopo mezz’ora dall’avvio, il Dow Jones perde il 2.28%, l’S&P500 il 2.53%, Nasdaq -2.40%.

La banca d’affari ha annunciato di aver ottenuto finanziamenti da JP Morgan Chase e dalla Federal Reserve Bank di New York, confermando le voci circolate negli ultimi giorni, relative ad un significativo deterioramento della liquidita’. Il titolo, portatosi sotto la soglia dei $50 (non accadeva dal 2001) cede oltre il 30%.

“Il problema principale ora riguarda i clienti della banca, se questa sara’ in grado di vedersi confermata la fiducia” afferma Bruce Foerster, presidente di South Beach Capital Markets. “Altre banche sono gia’ incappate in questo tipo di problema, alcune ce l’hanno fatta, altre sono fallite. Spero che Bear possa superare la crisi”.

A mantenere alta la tensione sul comparto finanziario e’ anche l’annuncio del Drake Management che ha informato gli investitori sulla possibile liquidazione di altri 3 fondi per un valore complessivo di $5 miliardi. I titoli di tutte le maggiori istituzioni finanziarie (Citigroup, JP Morgan, Morgan Stanley Leham Brothers) sono in forte ribasso, si teme l’effetto domino e non sorprendono i rumors relativi a simili situazioni in altri istituti.

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A permettere ai listini di spingersi al rialzo in avvio era stato il rilascio degli ultimi dati sull’inflazione che hanno evidenziato una dinamica dei prezzi al consumo
migliore delle attese nel mese di febbraio. Il CPI e’ infatti risultato piatto sia nella verdione standard che in quella “core”; le attese degli analisti erano rispettivamente per un rialzo dello 0.3% e dello 0.2%.

Il fatto ha incrementato le possibilita’ di un atteggiamento maggiormente aggressivo della Fed in ambito di tassi d’interesse. Il mercato continua a scontare un’elevata probabilita’ che nel meeting del prossimo martedi’ la Banca Centrale operera’ un taglio di 75 punti base del costo denaro, riducendo i fed funds al 2.25% dall’attuale 3%. Grande attenzione sara’ riposta a tal proposito all’intervento del presidente della Banca Centrale, Ben Bernanke, in programma alle 18:00 ora italiana.