Società

WALL ST: L’HI-TECH TRASCINA IN ROSSO I LISTINI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Seconda chiusura consecutiva in ribasso per gli indici Usa. Incapaci di trattenere i guadagni iniziali sia il Dow Jones che l’S&P500 hanno presto seguito il Nasdaq (pressato dalla deludente trimestrale di Oracle) in territorio negativo. Le performance sono rispettivamente di -0.97% a 12302, -1.15% a 1325, -1.87% a 2280.

Le vendite si sono concentrate sul comparto tecnologico a causa dei brutti risultati trimestrali diffusi dal colosso software Oracle (ORCL). La societa’ ha riportato profitti in linea col consensus attestandosi a 30 centesimi per azione, ma le vendite sono risultate peggiori delle stime. Anche le previsioni per i prossimi mesi non sono apparse particolarmente incoraggianti. Il fatto ha innescato un’ondata di sell che ha trascinato il titolo in ribasso dell’8% ed ha continuato a pesare sull’industria tecnologica nell’arco dell’intera seduta.

A contribuire alla debolezza del comparto hi-tech e’ stato anche il calo della societa’ Internet Google (GOOG), in ribasso del 3% circa, al di sotto della soglia dei $450. L’azienda ha scontato i commenti negativi espressi dagli analisti di Lehman Brothers. Impressionante notare la performance del titolo dall’inizio dell’anno: -35%.

Mercato ricco di insidie ma anche di opportunita’. E con news gratis, non vai da nessuna parte. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Anche oggi e’ stata riposta particolare attenzione sul settore finanziario. I commenti di molti analisti in seguito ai brutti dati sul comparto immobiliare hanno sollevato alcune preoccupazioni sulle attivita’ inerenti i mutui ipotecari, per cui e’ previsto un allungamento dei tempi di recupero dal “credit crunch”. Non a caso sono state ridotte le stime sui profitti di Citigroup (C), JP Morgan (JPM), Bank of America (BAK) e Wachovia (WB).

Lehman Brothers (LEH), oggi il peggiore del gruppo, ha riportato una perdita intraday di quasi il 10% sulla scia di rumors e smentite sulla liquidita’ della banca. Ad intensificare le pressioni sul titolo e’ stata anche l’elevata attivita’ di opzioni “put”, in forte rialzo rispetto alle “call”, in un rapporto di 5:1.

Gli operatori continuano a rimanere comunque incerti sull’attuale situazione. “Molti analisti stanno suggerendo di entrare sull’azionario traendo vantaggio del recente sell-off” ha affermato Dave Rovelli, managing director di Canaccord Adams. “Il problema vero e’ che si teme un nuovo caso Bear Stearns” ha aggiunto l’esperto. Non e’ ancora chiaro se la crisi del credito si possa ritenere conclusa dopo le recenti mosse del governo e della Fed. Molte istituzioni finanziarie sono ancora alle prese con svalutazioni, la prudenza sembra non essere mai troppa dopo gli ultimi sviluppi.

Gli analisti di Goldman Sachs (GS) hanno affermato che sara’ difficile assistere ad un’inversione del trend bel breve termine date le attuali condizioni economiche. Il calo degli ordini di beni durevoli annunciato ieri ha risvegliato i timori di recessione.

L’ondata di vendite, intensificatasi sul finale, si e’ materializzata nonostante gli spunti positivi emersi dal fronte economico nel preborsa. Bene il comparto del lavoro, con le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati, in calo ad un livello migliore di quello stimato dagli analisti. In linea con le attese il Pil del quarto trimestre, con l’indice dei prezzi al consumo rivisto al ribasso da +2.7% a +2.4%, allentando le tensioni sulla dinamica inflazionistica.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico ancora in buon progresso il petrolio dopo un’esplosione in un condotto petrolifero iracheno. I futures con consegna maggio hanno chiuso a quota $107.58 al barile, in progresso di $1.68. Sul valutario, euro ancora in ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5768. poco variato l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno ceduto appena $0.20 a $954.00 l’oncia. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5340% dal 4.4940%.

parla di questo articolo nel Forum di WSI