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WALL ST, L’APERTURA SI PREANNUNCIA IN ROSSO

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I futures sui principali indici borsistici americani si confermano sotto la parita’(vedi quotazioni a fondo pagina). A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, dunque, l’apertura si preannuncia nuovamente incerta, all’indomani di un ritrovato ottimismo che ha permesso agli indici a stelle e strisce di riportarsi sui livelli di 18 mesi fa.

Il mercato sembra non dare troppo peso al dato relativo agli ordini di beni durevoli, che a febbraio hanno registrato il terzo mese consecutivo di rialzi, anche se questa volta leggermente sotto le attese. La reazione immediata e’ stata comunque di un rilazo del dollaro e di un calo delle materie prime. Restano in calendario le vendite di nuove case a febbraio. Nel frattempo e’ emerso che le richieste di prestito immobiliare sono calate per la seconda settimana consecutiva. Le domande di rifinanziamento, in particolare, si portano ai minimi di un mese.

Le maggiori preoccupazioni arrivano dall’Europa. A tener banco, oltre all’incerto futuro sulla Grecia (che torna ad ammonire su un ricordo all’Fmi in mancanza di un aiuto dell’Eurozona), e’ la bocciatura del Portogallo da parte di Fitch. Il rating passa a AA- da AA con outlook confermato negativo. Tutto cio’ spinge l’euro a perdere una figura rispetto alla chiusura di ieri, sotto la soglia di $1.34.

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Sul fronte societario, potrebbe correre proprio come ha fatto ieri nell’after-hour il broker Mf Global dopo nomina di Jon Corzine (ex presidente del New Jersey ex Goldman Sachs) a chief executive.

Adobe System brinda ai conti trimestrali, che hanno visto una caduta dei profitti piu’ contenuta del previsto. Il costruttore Lennar ha ridotto le proprie perdite. Attenzione a ConocoPhillips nel giorno dell’analyst presentation: ha annunciato una riduzione della sua partecipazione in Lukoil e un buyback da $5 miliardi. General Mills ha visto l’utile crescere del 15%. La catena di caffe’ Starbucks potrebbe distribuire il primo dividendo dalla quotazione avvenuta nel 1992. La cedola dovrebbe essere di $0.6.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con consegna maggio cedono $1.34 attestandosi a quota $80.57 al barile. Sul valutario la moneta unica precipita a quota $1.3343 (-1.16%). L’oro cede $13.40 in area $1090.70 l’oncia. In rialzo il rendimento dei Titoli di Stato: quello sul benchmark decennale si attesta al 3.7700% contro 3.7000% di un’ora fa.

Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 arretra di 4.60 punti (-0.39%) a 1165.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 cede 6.50 punti a 1955.75.

Il contratto sull’indice Dow Jones segna una flessione di 33 punti (-0.30%) a 10795.