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WALL ST. INTIMORITA DALLO SPETTRO DELL’INFLAZIONE

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La corsa del mercato azionario americano si ferma davanti al rafforzamento del dollaro, salito sui massimi di oltre due mesi. Nel frattempo ritracciano anche i prezzi dei Treasury, sulle speculazioni che la ripresa dell’economia statunitense spingera’ la Banca Centrale a ridurre le misure di rilancio.

Il biglietto verde sta guadagnando quota contro 14 su 16 valute concorrenti, con il Dollar Index che fa un balzo dello 0.7% a quota 76.885, sui livelli piu’ alti dallo scorso 5 ottobre. Nel frattempo i prezzi del greggio interrompono la serie negativa piu’ lunga dal 2001 (dieci giorni), registrando un rialzo di quasi il 2%, aiutati dalle speculazioni secondo cui la settimana scorsa le scorte di petrolio sarebbero scese. I dati verranno presentati giovedi’ 17 dicembre.

Le cifre macro relative al PPI e alla produzione industriale hanno alimentato i timori secondo cui la Federal Reserve potrebbe ridurre o persino cancellare i programmi di rilancio dell’economia che quest’anno hanno contribuito al rally dei listini azionari e delle materie prime, che sono stati inoltre favoriti da un indebolimento del dollaro in un contesto di tassi di interesse su livelli minimi storici, vicino allo zero.

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Dai dati pubblicati in mattinata e’ emerso che i prezzi alla produzione sono cresciuti dell’1.8%, piu’ del doppio rispetto alle attese. La produzione industriale e’ aumentata dello 0.8%, rispetto allo 0.5% delle stime e dopo la variazione nulla del mese precedente, mentre la capacita’ di utilizzazione degli impianti e’ salita al 71.3%, sostanzialmente in sintonia con il 71.1% previsto in media dagli analisti.

L’attivita’ manifatturiera dell’area di New York e’ invece scivolata piu’ del previsto in dicembre, sui minimi da luglio. Alle 19 italiane verra’ reso noto l’aggiornamento di dicembre sulla fiducia dei costruttori di case a cura del Nahb. Prende intanto il via oggi la riunione di due giorni al termine della quale la Federal Reserve si pronuncera’ in materia di politica monetaria.

In ambito di notizie societarie Wells Fargo restituira’ tutti i $25 miliardi ricevuti in prestito dal governo nell’ambito del piano TARP. I titoli scambiano in rialzo del 2% dopo che l’azienda ha annunciato che emettera’ $10.4 miliardi di titoli e nel giorno in cui Deutsche Bank ha deciso di alzare il rating della banca a Buy da Hold, sottolineando di aspettarsi un quarto trimestre solido da parte della banca.

Nel frattempo Best Buy ha battuto le attese ma e’ caduta vittima del piu’ classico dei “sell the news”. Nel terzo trimestre fiscale la catena di elettronica al consumo leader degli Stati Uniti ha registrato un risultato netto di $227 milioni, ovvero 53 centesimi per azione, in rialzo dai $52 milioni, ossia 13 centesimi per titolo, di un anno prima e a fronte dei 43 centesimi previsti in media dagli analisti. Dopo il suono della campanella tocchera’ all’azienda di software Adobe Systems rendere note le propre cifre fiscali.