Società

WALL ST. INNERVOSITA DALLA FORZA DEL DOLLARO

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L’azionario americano arriva al traguardo di meta’ seduta incerto tra denaro e lettera, malgrado gli ultimi report economici abbiano mostrato come i consumatori americani siano tornati spendere in occasione dell’inizio della stagione delle festivita’.

I dati del Dipartimento del Commercio hanno evidenziato un rialzo delle vendite al dettaglio dell’1.3% in novembre, piu’ del doppio di quanto non si aspettassero gli analisti e meglio del progresso di ottobre, quando il riazl era stato dell’1.1%. Stando al rapporto preliminare a cura dell’Universita’ del Michigan, la fiducia dei consumatori e’ cresciuta piu’ del previsto in dicembre, segnalando che le spese dovrebbero protrarsi anche nel mese in corso.

Le cifre hanno alimentato le speranze che i consumatori, le cui attivita’ rappresentano circa il 70% del business economico a stelle e strisce, siano tornati a mettere mano al portafoglio dopo
mesi in cui hanno badato a risparmiare, intimoriti dalle condizioni precarie del mercato del lavoro.

In un altro segnale incoraggiante, le scorte di magazzino sono salite dello 0.2% in ottobre, interrompendo una serie negativa di 13 mesi consecutivi e suggerendo che le aziende hanno sempre pu’ fiducia nel fatto che i consumatori siano sempre piu’ propensi a spendere.

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“Passeremo dalla prima recessione mondiale in 70 anni ad una crescita globale vera e propria, seppur tiepida”, ha dichiarato Stephen Wood, chief market strategist di Russell Investments.

Tuttavia l’accelerazione del biglietto verde, che ormai da tempo si muove in maniera inversamente proporzionale alle azioni. L’indice ICE Futures US dollar, che misura la performance della valuta Usa contro le altre valute, fa segnare un progresso di quasi l’1%.

Le materie prime hanno accusato il colpo, con l’oro che ha ridotto i guadagni e il greggio che sta cedendo terreno per l’ottavo giorno di fila. I contratti sull’oro nero sono scivolati sotto quota $70.