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WALL ST: INDICI IN CALO SU RALLENTAMENTO ECONOMICO

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in lettera. Il dato sul prodotto interno lordo e’ risultato inferiore alle attese. La societa’ di Procter & Gamble (PG), Aetna (AET), Dow Chemical (DOW), Georgia-Pacific (GP), NCR Corp. (NCR), Kellogg (K), Raytheon (RTN) e Comcast (CMCSA) hanno pubblicato risultati trimestrali al di sopra delle stime. ExxonMobil (XOM) ha invece fornito risultati inferiori alle previsioni.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 58 punti a 10140 Nasdaq è in lettera di 13 punti a 1917 l’S&P500 sta perdendo 5 punti a 1150.
Negative le performances dei settori energia, finanziari, servizi per le telecomunicazioni e software; in rialzo invece semiconduttori e linee aeree.
Le letture del rapporto “put-call” sono state del 126% alle 10:00 e del 121% alle 11:00.
L’indice VIX si trova al livello di 15.49. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -1000. I volumi sul NYSE sono di 697 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones e’ stato in grado di recuperare terminando a quota 10198.80.
L’altro giorno, avevamo sottolineato l’idea che il mercato avrebbe avuto bisogno, prima di cominciare la fase di ritracciamento della sequenza “minimo di reazione-rialzo-ritracciamento”, di un ulteriore rialzo verso 10400 caratterizzato da fasi di pausa e da voatilita’. Riteniamo infatti che il ribasso di martedi’ ed il rialzo di ieri siano esattamente quanto auspicato.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, tra le nostre posizioni si stanno distinguendo in negativo i titoli di IMAX –2.10%, CHK –1.9%, USNA –3% e AU –1.5%. NVLS e THQI stanno guadagnando lo 0.5% circa, mentre YHOO e MERQ sono pressoche’ invariati.

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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Questa sera dopo la chiusura, le societa’ di Microsoft (MSFT), Burlington Resources (BR), Corwn Castle (CCI) e Flextronics (FLEX), fra le altre, pubblicheranno i risultati trimestrali.

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sulle spese/reddito personali, sul “sentiment” dell’Universita’ del Michigan e sul PMI di Chicago.

POSIZIONI RIALZISTE:

GILD (APERTA IL 27/9 A $35.80; CHIUSA IL 26/4 A $39.55; PERF +10.47%)

NVLS (APERTA IL 3/12 A $29.40; ATTUALE $24.06; PERF –18.16%)

YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $34.82; PERF –7.52%)

THQI (APERTA IL 25/2 A $27.10; ATTUALE $25.87; PERF –4.54%)

IMAX (APERTA IL 11/3 A $10.22; ATTUALE $8.69; PERF –14.97%)

CHK (APERTA IL 17/3 A $22.35; ATTUALE $19.42; PERF –13.11%)

USNA (APERTA IL 21/3 A $45.0; ATTUALE $42.69; PERF –5.13%)

MERQ (APERTA IL 24/3 A $46.55; ATTUALE $42.49; PERF –8.72%)

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $31.65; PERF –10.02%)

BORSA: NEW YORK; ECONOMIA RALLENTA, INDICI IN CALO/ANSA

Il prodotto nazionale lordo statunitense delude le attese, con un tasso di crescita del 3,1% nel primo trimestre che è largamente inferiore alle stime degli economisti, pur rappresentando peraltro una performance di tutto rispetto. La conseguenza è che il mercato azionario perde ulteriormente terreno, sia pure con un ribasso almeno fino a questo momento contenuto.

Sull’ andamento della Borsa ha pesato questa volta in negativo anche il fatto che il prezzo del petrolio sia sceso sotto i 50 dollari, circostanza che si è riflessa negativamente sulle quotazioni dei titoli del settore. L’ indice ‘oil’ sta perdendo l’ 1,3%, ed Exxon Mobil in particolare – che pure ha riportato oggi utili trimestrali da capogiro, a 7,86 miliardi di dollari – scivola di 1,21 dollari, a 57,17.
Marathon Oil da parte sua arretra di 1,08 dollari, a 46,17 dollari, mentre XTO Energy cede 81 cents, a 30,12 dollari.

Fra i tecnologici, vistoso il cedimento di JDS Uniphase, che perde ben il 10% a 1,48 dollari, dopo che l’ azienda ha dichiarato di mettere in conto per il trimestre in corso vendite pari a 160-170 milioni di dollari, contro i 170,8 milioni previsti dagli analisti di Thomson Financial. Fra i titoli in maggiore ribasso si segnala inoltre Sanmina-SCI, uno dei maggiori produttori mondiali di dispositivi elettronici, che ha previsto ricavi trimestrali nell’ ordine di tre miliardi di dollari, inferiori anche in questo caso alle stime degli analisti. Ma il tonfo più vistoso lo registra Martek Biosciences, -44% a 33,82 dollari, in quanto l’ azienda – che opera nel comparto nutrizionale – ha tagliato le previsioni di utili e ricavi 2005.

Fra i colossi del listino, Procter & Gamble, altra società che ha diffuso oggi la trimestrale, sale invece di 1,17 dollari, a 54,7 dollari, in quanto fra l’ altro l’ utile è aumentato fino a 63 cents per azione, al di sopra delle previsioni degli analisti. In grande spolvero è Starbucks, la nota catena di coffee-shop, che guadagna 2,51 dollari, a 48,92 dollari, dopo aver incrementato di due cents per azione le previsioni di profitti annuali. Nel comparto della chimica, Dow Chemical sale di 28 cents, a 45,05 dollari, in quanto dai conti trimestrali è emerso un utile di 1,34 dollari per azione, oltre le attese.

Prodotto nazionale lordo a parte, l’ altro dato in calendario oggi era quello relativo alle richieste di sussidi di disoccupazione, aumentate di 21 mila unità, come peraltro previsto dagli economisti.

In conclusione, la Borsa statunitense continua ad arretrare, al punto che, sui livelli attuali, il Nasdaq composite in particolare da inizio anno è in perdita di quasi il 12%, il Dow Jones del 6% e lo S&P 500 del 5%. E se l’ economia dovesse effettivamente rallentare, come attestato dal dato sul pil, è presumibile che la tendenza al ribasso si accentui. Attorno alle 18.00 ora italiana l’ indice Dow Jones perde lo 0,6% a 10.137,98 punti, il Nasdaq composite lo 0,72% a 1.916,44 e lo S&P 500 lo 0,53% a 1.150,27.