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WALL ST. IN ROSSO: PESANO DOLLARO E DATI MACRO

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Avvio di seduta in deciso ribasso per la Borsa di New York, penalizzata dall’apprezzamento del dollaro e da una serie di dati macro peggiori del previsto. Il Dow cede l’1.57% a quota 10211.37, il Nasdaq l’1.45% a 2203.45 punti, mentre l’S&P 500 lascia sul campo l’1.3% in area 1090.86.

L’andamento del mercato, negativo fin dalla primissima mattinata, si e’ deteriorato dopo la pubblicazione delle deludenti cifre relative alle richieste di sussidio di disoccupazione e dei beni durevoli esclusi i trasporti.

La giornata era gia’ partita con il piede sbagliato, con l’azionario messo sotto pressione dal contemporaneo rafforzamento del dollaro e debolezza riscontrata nelle altre Borse mondiali.

La corsa del biglietto verde non da’ segni di resa, in particolare nei confronti dell’euro che, secondo quanto riferito dai trader, ha pagato i commenti di Moody’s sulla situazione greca. L’agenzia ha sollevato qualche dubbio circa il piano di misure austere volte a risanare il debito del Paese.

I commenti di Moody’s, tuttavia, sembra che siano stati utilizzati piu’ che altro come una scusa per vendere, visto che non rappresentano una novita’ e sono giunti dopo che ieri Standard & Poor’s ha minacciato di declassare nel giro di un mese di una o due tacche il rating sul credito di Atene.

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A nulla sono servite le notizie positive arrivate dal fronte societario. Coca-Cola (KO) ha acquistato le operazioni nordamericane della sua principale imbottigliatrice Coca-Cola Enterprises (CCE).

Nel frattempo il numero uno della Fed ha iniziato la sua udienza alla Commissione finanziaria del Senato, ma non ci si aspetta nulla di nuovo dai contenuti del suo discorso.

In ambito economico hanno sorpreso in positivo le cifre circa la domanda di ordini di beni durevoli. L’incremento del 3% e’ risultato due volte superiore alle aspettative. Esclusa la componente dei trasporti, tuttavia, gli ordini sono scesi dello 0.6%, deludendo le attese, che erano per un progresso dell’1%.

Ma a pesare sull’andamento del mercato e’ soprattutto la crescita delle richieste di indennita’ di disoccupazione settimanali. La cifra pari a 496.000 unita’ ha colto di sorpresa il mercato che prevedeva invece un calo a 460.000 dai 474.000 della settimana precedente.

L’agenda macro prevede inoltre la diffusione dei dati sull’indice dei prezzi immobiliari di dicembre (16 italiane) e l’esito dell’Asta di Titoli a 7, alle 19:00 italiane. Tra i settori particolarmente presi di mira petroliferi, minerari e finanziari: Wells Fargo e Bank of America cedono almeno un punto percentuale.

In ambito societario, occhi puntati su Coca-Cola dopo che l’azienda di Atlanta ha siglato un accordo per l’acquisto delle operazioni nordamericane del suo imbottigliatore principale, Coca-Cola Enterprise. L’operazione dovrebbe essere del valore di circa $12-13 miliardi, compresa l’assunzione del debito.

Sempre all’interno della sfera delle bevande e degli alimentari in genere, HJ Heinz (-1%) ha battuto le attese, cosi’ come Dr Snapple (+9%). Anche gli utili della societa’ di scarpe Steven Madden (+7%), dell’azienda retail retailer Kohl’s (-0.3%) e dell’operatore tlc MetroPCS (+5%) hanno fatto meglio del previsto.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna aprile arretrano di $1.80 attestandosi a quota $78.20 al barile. Sul valutario la moneta unica perde quota a $1.3478. L’oro cede $5.10 attestandosi in area $1092.10 l’oncia. In buon progresso i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.64% (-55 punti base).