Società

WALL ST IN ROSSO: IMPROVVISO MA LIMITATO SELL-OFF

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Improvvisa inversione di rotta per gli indici americani che avevano iniziato la seduta in progresso. Il Dow Jones, arrivato a perdere oltre 100 punti, segna al momento un ribasso dello 0.30% a 12308, l’S&P500 arretra dello 0.40% a 1416, il Nasdaq dello 0.22% a 2412. A far scattare le vendite sui listini sono state le dichiarazioni del Dipartimento del Commercio Usa relative all’applicazione di dazi sulle importazioni di carta dalla Cina.

La notizia ha avuto ripercussioni anche sul comparto valutario, con il dollaro indebolitosi nei confronti delle principali valute internazionali. Al momento l’euro viene scambiato in rialzo contro il biglietto verde a quota 1.3372 dopo aver toccato un massimo di 1.3399.

Contrastati i dati giunti dal fronte economico. Se da un lato si e’ assitito ad una ripresa dell’attivita’ manifatturiera che ha ridato un segnale di ripresa dell’economia, dall’altro si sono dovuti constatare un’ulteriore impennata dell’inflazione e un calo della fiducia dei consumatori.

Nel mese di febbraio sia la spesa al consumo che
il reddito personale sono saliti dello 0.6% oltre le attese degli economisti (pari a +0.3%). L’indice “core” dei prezzi al consumo e’ pero’ cresciuto dello 0.3% battendo le stime degli economisti che erano per un rialzo piu’ contenuto pari a +0.2%. Il rapporto non e’ da ritenersi di certo rassicurante in relazione alle decisioni di politica monetaria da parte della Fed, in quanto ha evidenziato un’impennata delle pressioni inflazionistiche oltre il tetto di tolleranza stabilito dalla Banca Centrale (2.4% vs. 2%).

Bene l’indice Chicago PMI, cosi’ come la spesa per le costruzioni, rivisto al ribasso, invece, il dato sulla fiducia Michigan ai minimi livelli degli ultimi sei mesi.

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Sul fronte societario, nel comparto hi-tech in evidenza lo scivolone di Dell ([[DELL]]) (arrivato a cedere il 6%, ora -1.28%) causato dal posticipo della presentazione del rapporto annuale (10-k) per via di errori contabili.

In forte rialzo (+10.16%) invece le azioni della societa’ di chip PMC-Sierra ([[PMCS]]) grazie all’annunciato piano di ristrutturazione interna che permettera’ al gruppo una considerevole riduzione dei costi (visita la sezione Titoli Caldi per i dettagli).

Tra le altre notizie, nella serata di ieri l’Amministrazione Generale dei Servizi Usa ha firmato il piu’ grosso contratto per telecomunicazioni della storia selezionando ben 3 colossi del comparto (AT&T ([[T]]), Qwest Communications ([[Q]]) e Verizon ([[VZ]])) per la realizzazione di alcuni progetti. Sprint Nextel ([[S]]) era tra le possibili candidate ma non e’ stata selezionata.
Il gigante dell’acciaio U.S. Steel ([[X]]) ha esteso i propri interessi nel settore petrolifero attraverso l’acquisizione di Lone Star Technologies ([[LSS]]) per $2.1 miliardi.

Intanto nel comparto energetico il petrolio continua ad aggiornare i recenti massimi spingendosi oltre la soglia dei $66 al barile. I futures con consegna maggio sono in progresso di 15 centesimi a $66.18.

Sugli altri mercati, l’oro e’ in rialzo: i contratti sul metallo prezioso avanzano di $4.00 a $671.60 l’oncia. Invariati i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 4.6320%.