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WALL ST: I LISTINI USA ESTENDONO LE PERDITE

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Sembra essere decisamente un anno-no il 2005 per il mercato azionario statunitense, che anche oggi segna un ribasso, a sua volta innescato da alcune perplessità venute dalle trimestrali societarie e più che altro dal timore che il rallentamento dell’ economia sia ormai alle porte.

Insomma, la Borsa statunitense non riesce a risollevarsi e questo appare un reale segno di malessere, tenuto conto che la ripresa dell’ economia è invece nettamente più forte rispetto ad altre aree del Pianeta, segnatamente l’ Europa.

Fra le società che hanno diffuso la trimestrale, Apple perde 2,18 dollari, a 38,86 dollari, in quanto l’ azienda ha preannunciato per il trimestre in corso un utile per azione di 28 cents e vendite per 3,25 miliardi di dollari, al di sotto delle stime degli analisti di Thomson Financial.

Male anche UnitedHealth, uno dei maggiori assicuratori nel comparto sanitario, che lascia sul terreno 2,06 dollari, a 93,9 dollari, malgrado che i profitti siano stati superiori alle aspettative e che la società abbia rivisto al rialzo le previsioni per il 2005. Ma al tempo stesso per il secondo trimestre UnitedHealth ha stimato un utile di 4,85 dollari, al di sotto rispetto alle valutazioni degli analisti.

Male anche il comparto della chimica, con Alcoa – numero 1 mondiale – che arretra di 60 cents, a 29,8 dollari, mentre DuPont perde 60 cents a 48,09 dollari.

Nel comparto automobilistico, da tempo in crisi, General Motors ha toccato il minimo da 12 anni, con una quotazione al di sotto dei 27 dollari ed un ribasso di oltre il 4%.

Fra le società che sempre oggi hanno presentato i contri trimestrali, in deciso rialzo PepsiCo, che guadagna il 2,72% a 55,09 dollari, in quanto nei primi tre mesi l’ utile è stato superiore alle previsioni, a 53 cents per azione su vendite pari a 6,59 miliardi di dollari, anche in questo caso oltre le aspettative.

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Nel comparto oil in volo il titolo KerrMacGee, +7,5% a 79,71 dollari, dopo la decisione della società di dare attuazione ad un’ operazione di buy back per quattro miliardi di dollari, con un premio del 15% rispetto alla chiusura di ieri, mettendo fine alla contesa con il miliardario Carl Icahn.

Infine, sono cedenti alcuni titoli del trasporto ferroviario, come Norfolk Southern, -1,31 dollari a 32,17 dollari, e Burlington Northern (-2,58 dollari, a 48,81), conseguenza della revisione al ribasso del rating, al livello d’ ‘neutral’, operata da un analista di JP Morgan.

Attorno alle 18.25 ora italiana l’ indice Dow Jones perde lo 0,66% a 10.335,72 punti, il Nasdaq composite lo 0,72% a 1.960,08 e lo S&P 500 lo 0,48% a 1.168,11.