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WALL ST: GLI INVESTITORI TEMONO PER LA RIPRESA

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A meno di due ore dalla chiusura delle contrattazioni, i mercati USA proseguono deboli, depressi dalle preoccupazioni per la ripresa economica dopo il deludente dato sull’Ism manifatturiero, che a febbraio e’ sceso a 50,5 punti, contro i 53,9 di gennaio e i 52 attesi.

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Secondo alcuni economisti, se l’ISM dovesse scendere ulteriormente la Fed potrebbe tornare a tagliare i tassi.

La debolezza del comparto manifatturiero ha oscurato le buone notizie provenienti dai fronti societario e geopolitico.

Secondo Donald Selkin, capo della divisione di equity research di Joseph Stevens, “la performance odierna e’ in linea con quella degli ultimi giorni: gli indici mettono a segno buoni rialzi intraday, ma poi non riescono a mantenerli. Il bias e’ negativo”.

Spunti incoraggianti sulla ripresa dell’hi-tech sono arrivati dalla Semiconductor Industry Association, secondo cui nel mese di gennaio le vendite globali di semiconduttori sono cresciute del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati hanno portato la SIA a formulare previsioni positive per il 2003.

A fare da contraltare il warning lanciato dal n.1 dei computer palmari, Palm, sulle vendite del trimestre in corso.

Per quanto riguarda la situazione internazionale, da segnalare l’arresto del regista degli attentati dell’11 settembre e la decisione dell’Iraq di distruggere i missili al-Samoud 2, come richiesto dall’Onu.

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