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WALL ST: GLI ACQUISTI SI CONCENTRANO SULL’HI-TECH

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BORSA:NEW YORK TONICA SU DATI E CALO GREGGIO,BRILLA IBM/ANSA

Dopo un avvio opaco, la Borsa Usa ha ingranato la marcia e i principali indici si attestano su rialzi frazionali. Il trend negativo delle prime battute di seduta era scaturito dal balzo dei rendimenti (al 5%, massimi da giugno 2002) registrato dai Treasury Usa a 10 anni che aveva diffuso sul mercato timori circa i maggiori oneri sopportati dalle società relativamente alle emissioni obbligazionarie nonché il prevedibile stornarsi dell’attenzione degli investitori dall’azionariato ai bond.

Gli indici hanno poi invertito la rotta in scia al dato migliore delle attese relativo alle vendite al dettaglio a marzo (+0,6% contro le previsioni di +0,5%), alla discesa sotto i 68 dollari del prezzo del greggio e ai guadagni segnati dal colosso del comparto tecnologico Ibm. Inoltre oggi il mercato beneficia dell’affievolirsi dello spauracchio dei rialzi dei tassi d’interesse – quello appunto che nella settimana ha fatto scendere lo S&P 500 dai massimi da cinque anni raggiunti la scorsa settimana – essendosi registrato un dato superiore alle attese relativo alle richieste settimanali dei sussidi disoccupazione (+12.000) e un calo inaspettato dei prezzi all’import a marzo (-0,4%).

Sugli scudi oggi il comparto commercio in scia al dato sulle vendite al dettaglio e all’ottimismo sul futuro scenario dei consumi al traino del calo del greggio: Home Depot, la big dell’arredo casa, guadagna 36 cents, a 41,35 dollari. Nordstrom, catena di grandi magazzini di lusso, guadagna 86 cents, a 39,87 dollari. Giornata-sì per Ibm che sale del 2%, a 82,34 dollari, segnano il secondo maggior guadagno del Dow Jones e spingendo lo speciale sotto-indice del comparto tecnologico a segnare la miglior performance tra i 10 gruppi industriali dello S&P 500.

Il colosso tecnologico, da cui gli analisti si attendono una trimestrale brillante (sarà comunicata il 18 aprile) si avvantaggia del rialzo del target di prezzo operato da Lehman Brothers.

Per contro, i risultati deludenti dichiarati da General Electric e Advanced Micro Devices spingono giù le due società. Ge cede 28 cents, a 34,18 dollari, e Advanced Micro segna un tonfo del 9,2%, a 32,15 dollari, risultando la maglia nera dello S&P 500. La conglomerata ha riportato una trimestrale con utili in aumento del 14%, a 4,04 miliardi di dollari, senza però rialzare l’outlook per il 2006 come si attendevano alcuni analisti, mentre il produttore di chip per la telefonia mobile ha reso noto che le vendite nel trimestre risulteranno “piatte se non in leggera flessione” rispetto al pari periodo dello scorso anno.

Da segnalare infine il calo, per il sesto giorno consecutivo, del comparto edilizio, afflitto dalla prospettiva di tassi d’interesse più alti che significano mutui immobiliari più pesanti.

Quando siamo giunti al giro di boa di seduta, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa (che domani sarà chiusa per il Venerdì Santo): il Dow Jones sale dello 0,11% (11.142,70 punti), lo S&P 500 avanza dello 0,12% (1.289,63) e il Nasdaq è in progresso dello 0,68% (2.330,31).