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WALL ST. GIU’, PREOCCUPANO DATI E TRIMESTRALI

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Quando manca poco piu’ di un’ora alla fine della contrattazioni gli indici trattano in rosso, ai peggiori livelli intraday (controlla la performance degli indici in tempo reale), pressati dalle ultime trimestrali e dai deludenti dati macro che hanno rafforzato l’evidenza della recessione per l’economia americana.

Ad innescare le vendite sull’azionario fin dai primi minuti di scambi e’ stata la cattiva trimestrale diffusa dalla conglomerata industriale
General Electric (GE) i cui profitti si sono attestati a livelli inferiori delle attese (-6% rispetto allo scorso anno). L’azienda ha anche tagliato le stime sull’intero anno fiscale citando l’impatto della crisi del credito e il rallentamento dell’economia che hanno inficiato sui segmenti finanziario, industriale e farmaceutico del gruppo. L’azione arretra dell’11.30% a meta’ giornata. “E’ una grande delusione. E contribuisce al tono negativo sull’intera stagione degli utili” afferma Philippe Gijsels, senior equity strategist di Fortis.

Nessun supporto dal fronte macroeconomico. I prezzi alle importazioni sono cresciuti in misura maggiore delle attese, registrando il maggiore incremento da novembre dello scorso anno, e sollevando alcuni timori sulle future mosse di politica monetaria da parte della Fed dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi. “Il rialzo del dato e’ principalmente dovuto alla debolezza del dollaro e alle pressioni inflazionistiche a livello globale” ha confermato Tony Crescenzi, bond market strategist di Miller Tabak & Co. Allarmante il dato sulla
fiducia delle famiglie americane, la cui lettura preliminare di aprile si e’ attestata ai peggiori livelli dal 1982.

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La stagione degli utili non e’ iniziata nel migliore dei modi. Nei giorni scorsi sia United Parcel Services (UPS) che Advanced Micro Devices (AMD) hanno rivisto al ribasso le previsioni sui numeri fiscali, il gigante dell’alluminio Alcoa (AA) ha riportato profitti e ricavi inferiori alle attese. Elementi che se associati alla debolezza del mercato del lavoro e alla contrazione dell’attivita’ manifatturiera completano il quadro della recessione per gli Usa.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico scende il greggio. I futures con consegna a maggio segnano un ribasso di $0.65 a $109.46 al barile. Sul valutario, l’euro resta vicino ai massimi nei confronti del dollaro a quota 1.5815. In calo di $3.80 l’oro a $928.00 l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4690%.

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