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WALL ST. GIU’, CAMBIO SCENA SU AUTO, MALE OCCUPAZIONE

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Seduta in pesante calo per gli indici americani. Il Dow Jones ha ceduto il 2.24% a 8565, l’S&P500 il 2.85% a 863, il Nasdaq e’ arretrato del 3.68% a 1507. Ad alimentare le vendite sull’azionario sono stati il balzo delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati ai maggiori livelli degli ultimi 26 anni ed il radicale cambio di scena nell’industria dell’auto, con il passaggio del pacchetto di aiuti per le 3 Big del settore sempre piu’ a rischio dopo la ferma opposizione dell’ala piu’ conservatrice del Senato Usa.

Nell’ultima settimana e’ cresciuto il numero dei lavoratori licenziati che per la prima volta hanno richiesto gli assegni governativi, ad un livello che non si vedeva dal lontano 1982. La recessione continua a produrre effetti allarmanti sull’economia reale, le aziende americane continuano ad operare robusti tagli del personale per contenere i costi e superare la crisi. Solo nell’ultimo mese gli Stati Uniti hanno perso oltre mezzo milione di posti di lavoro, il tasso di disoccupazione e’ balzato al 6.7%.

Gli altri dati presenti in calendario hanno evidenziato un’espansione del deficit della bilancia commerciale a causa della contrazione delle esportazioni ed un calo dei prezzi alle importazioni.

A fare da volano alle vendite e’ stata anche la forte incertezza sull’approvazione del piano di salvataggio per l’industria dell’auto. Nella serata di mercoledi’ la proposta e’ stata approvata dalla Camera, ma al Senato potrebbe essere respinta nell’attuale forma, come gia’ annunciato da alcuni esponenti piu’ conservatori.


“Anche in caso di approvazione non e’ ancora chiaro se il programma di aiuti offrira’ solo un temporaneo sollievo o avra’ effetti positivi di lungo termine” ha affermato Richard Weiss, responsabile degli investimenti di City National Bank. “E l’incertezza non aiuta mai i mercati, per gli operatori incrementa l’avversione al rischio”. Sia General Motors che Ford hanno perso piu’ del 10%.

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Tra le altre news societarie, in calo il colosso aerospaziale Boeing. La societa’ ha programmato il primo volo dei modelli 787 Dreamliner per il secondo trimestre 2009, le spedizioni non partiranno prima del 2010. Nel comparto retail, Costco ha riportato un rialzo dell’1% delle vendite comparate e del 3.6% di quelle globali ma i profitti dell’ultimo trimestre sono risultati pressocche’ piatti, confermando il cauto trend della spesa dei consumatori, alla ricerca di articoli scontati o comunque convenienti.

Nel settore hi-tech, alcune pressioni ribassiste hanno interessato la societa’ telefonica Sprint-Nextel dopo che l’agenzia di rating Moody’s ne ha rivisto al ribasso il giudizio sul debito al livello di “junk status” (spazzatura). Gli analisti hanno giustificato la decisione con il significativo indebolimento della posizione di mercato dell’azienda a causa delle attuali condizioni economiche e alla forte concorrenza. Tonfo di Ciena che ha risentito del debole outlook emesso sui risultati del quarto trimestre.

Il dollaro debole (euro schizzato a $1.3335) ha innescato una nuova ondata di acquisti sulle commodities. Il greggio ha guadagnato il 10%, i contratti futures con consegna gennaio hanno archiviato la seduta in progresso di $4.46 a $47.98 al barile.

Sugli altri mercati in rialzo l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno guadagnato $17.80 a $826.60 l’oncia. In ribasso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.6480% dal 2.6840% di mercoledi’.

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