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WALL ST. GIU’ CON TASSI E GREGGIO, NON BASTANO UTILI

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Giornata negativa per gli indici Usa che, seppur dopo il buon avvio, sono costretti a ripiegare a causa delle preoccupazioni relative a tassi d’interesse e sviluppi in Medio Oriente, offuscando le buone notizie societarie. Il Dow Jones, ha perso lo 0.46% a 11089, l’S&P500 lo 0.77% a 1276, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.98% a 2310.

A peggiorare la gia’ delicata situazione geopolitica e’ stato l’annuncio, da parte dell’Iran, del successo registrato nei test sull’arricchimento dell’uranio. Le ambizioni sul programma nucleare e l’inarrestata volonta’ del presidente iraniano sul raggiungimento del proprio obiettivo, incrementano l’instabilita’ dei mercati azionari, intensificando i timori sul livello delle scorte di greggio.

L’Iran rappresenta uno dei principali esportatori mondiali di petrolio e, eventuali incomprensioni ed attriti con l’Occidente, potrebbero causare seri problemi sulla quantita’ globale di oro nero, con l’inevitabile conseguenza di un balzo dei prezzi energetici.

Nella seduta odierna, i contratti futures con consegna maggio sul greggio sono avanzati di 24 centesimi a quota $68.98, dopo aver segnato un massimo intraday di $69.25. Si tratta del massimo livello degli ultimi sette mesi. Ricordiamo che il record storico per un contratto di riferimento e’ di $70.85, toccato il 30 agosto in seguito alla distruzione causata dagli uragani nel Golfo del Messico.

Ai danni del comparto azionario, oltre ai problemi energetici e geopolitici, vanno associati anche gli interrogativi sui tassi d’interesse, sempre piu’ vicini ad essere alzati al 5%. A turbare gli operatori sono i dubbi relativi alla durata del ciclo rialzista sul costo del denaro, ormai in atto da quasi due anni.

Sul fronte societario, non si poteva entrare meglio nel vivo della stagione degli utili, grazie alla trimestrale di Alcoa, rivelatasi nettamente superiore alle previsioni degli analisti. Il gigante dell’alluminio nel primo trimestre ha riportato un utile per azione di 69 centesimi contro le stime di $0.51.

E’ risultata superiore alle attese anche la trimestrale di Micron Technolgy, grazie ad un balzo dei profitti del 64% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il titolo e’ avanzato di circa il 2%.

Buone notizie nel comparto della telefonia mobile. Nokia, il colosso finlandese dei cellulari, ha comunicato che il prezzo medio di vendita dei telefoni commercializzati nel primo trimestre, si e’ rivelato superiore alle previsioni.

In altri sviluppi societari, nel settore auto, General Motors, la piu’ grande casa automobilistica al mondo, ha annunciato la cessione del 7.9% della quota detenuta nella societa’ giapponese Isuzu Motors per circa $300 milioni.

Nel comparto finanziario, UBS ha comunicato che acquistera’ un network di clienti privati da Piper Jaffray per un corrispettivo di almeno $500 milioni.

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Sugli altri mercati, in leggera flessione l’oro, sceso di $2.40 a quota $599.40 all’oncia (futures con scadenza giugno). Sul valutario, in recupero l’euro sul al dollaro. Il cambio nel tardo pomeriggio di New York e’ di 1.2144. In rialzo anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ abbassato al 4.932% dal 4.96% di lunedi’.