I listini hanno ceduto interamente i guadagni realizzati in apertura dopo che gli ultimi dati macro hanno segnalato una nuova contrazione del settore manifatturiero americano. A meta’ giornata il Dow Jones arretra dello 0.28% a 12382, l’S&P500 dello 0.39% a 1354, il Nasdaq scende -0.22% a 2322.
A riportare le vendite sui mercati sono stati i deludenti dati diffusi subito dopo l’apertura delle borse che hanno segnalato un’ulteriore contrazione dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadelphia e il quarto calo consecutovo del Superindice. Lo scenario punta chiaramente ad una brusca frenata dell’economia: il Philly Fed a gennaio era crollato a -20.1 punti, ha poi esteso la contrazione (in controtendenza con le attese degli economisti) a -24 punti. Anche l’indicatore relativo all’area di New York nei giorni scorsi aveva evidenziato una contrazione.
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Contenuto l’impatto dell’aggiornamento sul mercato del lavoro diffuso invece nel preborsa. La scorsa settimana le richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono diminuite di 9000 unita’, attestandosi ad un livello di poco superiore alle attese.
Prima dell’apertura a distendere il clima a New York erano state le ultime dichiarazioni della Federal Reserve in ambito di politica monetaria, per cui i tassi d’interesse continueranno a rimanere bassi ancora per qualche tempo, senza escludere la possibilita’ di nuovi tagli. L’impennata dell’inflazione aveva sollevato seri dubbi sull’abilita’ della Banca Centrale di operare nuove riduzioni al costo del denaro.
Piuttosto contenute le notizie societarie. La societa’ venditrice di ricambi per auto Lithia Motors (LAD) e’ crollato nell’after hours di ieri sera dopo aver emesso un warning sui profitti previsti per il 2008. Nel comparto retail, a luci ed ombre la trimestrale di J.C. Penney (JCP): i profitti hanno subito un rallentamento piu’ contenuto delle attese, ma l’outlook offerto sull’intero anno ha deluso le aspettative; il titolo sale comunque di circa due punti percentuali. Tra i titoli hi-tech, in buon rialzo il colosso di infrastrutture network Cisco Systems (CSCO) grazie all’upgrade ricevuto dagli analisti di Citigroup.
