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WALL ST: FALLITO TIMIDO TENTATIVO DI RECUPERO

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Le Borse USA continuano stancamente e senza una reale voglia di recupero una giornata caratterizzata da bassi volumi di scambio. Si stima che gli operatori di Wall Street siano presenti soltanto per tre quarti nella seduta di oggi, a causa delle partenze in vista della Festa del Ringraziamento di giovedi’.

Depresso il comparto high tech, che mostra comunque una certa reattivita’ nel settore dei semiconduttori.

Debole anche il settore petrolifero dopo che la Russia ha dichiarato che non tagliera’ la produzione oltre i 30.000 barili al giorno gia’ offerti.

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Sui listini prevale l’incertezza degli investitori che accusano negativamente il calo del gigante Microsoft (MSFT – Nasdaq). Per il colosso di Bill Gates e’ arrivata una valutazione negativa dall’analista Richard Gardner di Salomon Smith Barney.

L’operatore ritiene che il titolo abbia guadagnato troppo e che sia sopravvalutato rispetto ai fondamentali. Di conseguenza gli investitori iniziano a temere che molti titoli, dopo il rally messo a segno dagli indici dal 21 settembre, siano sopravvalutati.

“Tra l’altro le previsioni relative agli utili del quarto trimestre delle societa’ high tech non sono positive”, ha precisato Bob Mancuso di Glenmede Small Capitalization Value Portfolio, “forse siamo tornati ad acquistare troppo presto”. E in base a quanto sostiene l’analisi tecnica, il mercato, dopo i guadagni dei giorni scorsi, potrebbe essere oggetto di nuove prese di beneficio, non essendo chiaro quando i fondamentali dell’economia inizieranno a crescere.

Nella giornata di oggi perdono molti titoli difensivi, che martedi’ erano stati acquistati da parte degli operatori. Sotto pressione i titoli delle compagnie aeree e del gas naturale.

Il mercato rimane focalizzato sulle notizie provenienti dal fronte societario, ignorando i positivi dati macroeconomici. Gli indici non hanno raccolto lo spunto rialzista offerto dalle pubblicazioni relative ai sussidi di disoccupazione e all’indice della fiducia dei consumatori di novembre, compilato dall’Universita’ del Michingan. Entrambi gli indicatori si sono rivelati superiori alle stime degli analisti, non riuscendo a smuovere il mercato.

Oltre a Microsoft cedono Cisco (CSCO – Nasdaq), Sun Microsystem (SUNW – Nasdaq) e Oracle (ORCL – Nasdaq). Male anche Hewlett Packard (HWP -Nyse). Il listino tecnologico accusa anche la flessione di Palm (PALM – Nasdaq), che continua a registrare andamenti anomali su voci di mercato che vedrebbero il gigante in trattative con Handspring (HAND – Nasdaq).

Contrastato il comparto petrolifero con Exxon Mobil (XOM -Nyse ) e Bp Amoco (BP -Nyse). I titoli scontano l’incertezza del taglio alla produzione da parte della Russia .

Sotto i riflettori il rialzo di Amgen (AMGN – Nasdaq), dopo che il colosso di biotecnologia ha previsto una crescita dell’utile per azione del 20%. Il titolo sta portando fortuna al comparto biotech, maglia rosa tra i settori.

Nel frattempo una mano al mercato potrebbe essere data dal colosso dei chip Intel (INTC – Nasdaq). Voci di mercato lasciano pensare che il gigante Usa potrebbe diffondere risultati positivi.

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