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WALL ST. ESTENDE IL CALO, PREOCCUPA L’INFLAZIONE

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I deludenti dati sull’inflazione hanno dato la stura alle vendite e in avvio i listini viaggiano in territorio negativo. Il Dow Jones arretra dello 0.71% a 12249, l’S&P500 dello 0.77% a 1338, il Nasdaq segna –0.52% a 2294. Gli ultimi dati macro che hanno evidenziato un’accelerazione della dinamica inflazionistica, oltre le attese.

Nel mese di gennaio l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un rialzo dello 0.4% (consensus +0.3%); anche la versione “core”, che esclude le componenti piu’ volatili come cibo ed energia, e’ avanzata ad un tasso superiore alle attese (+0.3% contro +0.2%). Il fatto ha incrementato il nervosismo tra gli operatori, che a questo punto temono uno stop della politica monetaria di tipo accomodante da parte della Fed. Nei giorni scorsi infatti la Banca Centrale e’ tornata ad enfatizzare l’importanza di garantire la stabilita’ dei prezzi e cio’ potrebbe tradursi proprio nella chiusura della serie di tagli ai tassi d’interesse.

A tal proposito sara’ importante il rapporto che verra’ diffuso in serata sulle minute del Fomc relative all’incontro svoltosi a fine gennaio in cui fu deciso un abbassamento dei fed funds di mezzo punto percentuale. Poco incoraggianti anche i dati giunti dal comparto immobiliare che hanno segnalato una ripresa inferiore alle attese dei nuovi cantieri edili ed un ulteriore calo delle licenze di costruzioni ai minimi livelli dal 1991.

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Sul fronte societario, in evidenza il forte calo della societa’ di calzature Crocs (CROX) a causa del debole outlook offerto sull’intero anno. Bene invece il colosso informatico Hewlett-Packard (HPQ) che ha battuto le stime degli analisti sui numeri trimestrali.

Nel comparto tecnologico, riflettori accesi ancora una volta su Yahoo! (YHOO). Dopo aver annunciato che non ci sara’ alcun rilancio sull’offerta gia’ avanzata nei giorni scorsi, Microsoft (MSFT) sembra intenzionata a “giocare duro” contro la societa’ Internet dando vita ad una controffensiva giudiziaria.

Sugli altri mercati, giu’ il petrolio dopo il nuovo record oltre i $100 segnato nella seduta di ieri. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna marzo sono in calo di $0.83 a $99.18 al barile. Sul valutario, in ribasso l’euro nei confronti del dollaro a 1.4649. L’oro e’ in calo di $10.60 a $919.20 all’oncia. In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.91%.

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