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WALL ST. ESTENDE I CALI CON LE MATERIE PRIME

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I listini azionari soffrono pesanti perdite in avvio di settimana (controlla la performance in tempo reale), di pari passo con le materie prime, dopo che gli investitori hanno iniziato a trarre qualche profitto dai rialzi degli ultimi tre mesi che hanno permesso agli indici principali di Wall Street di tornare sui livelli di parita’ nel 2009.

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Un rimbalzo deciso del biglietto verde ha dato la stura alle vendite nel mercato delle commodity, che sono scambiate in dollari. La valuta americana e’ in rialzo di circa l’1% contro il basket delle sei principali concorrenti, mentre l’indice delle commodity UBS Commodity Index e’ in ribasso del 2%. Intanto anche le quotazioni del petrolio cedono terreno scivolando sotto quota $71.

Come era naturale che succedesse, i titoli legati alle materie prime, tra i principali artefici del rally degli ultimi tre mesi, sono quelli che oggi piu’ hanno accusato il colpo. “Cosi’ come il mercato azionario e’ stato bloccato per un po’, ora sono le commodity ad essere in difficolta’”, ha osservato Kent Engelke, managing director di Capitol Securities Management. “Dopo aver sfiorato la morte le materie prime hanno avuto una reazione esageratamente positiva”, sottolinea sempre Engelke. “Ora tutti si stanno conformando all’idea che potremmo avere una crescita del Pil dell’1%-2% nell’immediato futuro”.

L’inflazione sara’ probabilmente al centro dei pensieri degli operatori questa settimana. Alcuni degli ultimi dati giunti dal fronte macro hanno alimentato l’ottimismo circa una ripresa dell’economia, ma hanno allo stesso tempo fatto tornare i timori legati ad un eventuale ritorno dell’inflazione. Ora il mercato si domanda quando le banche centrali decideranno di alzare i tassi di interesse per scongiurare un potenziale spirale inflattiva.