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WALL ST: DOW IN LOTTA PER RIMANERE SOPRA I 12000

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Al giro di boa gli indici proseguono contrastati (controlla la performance in tempo reale), il Dow Jones sta flirtando con la soglia dei 12000 punti, gia’ violata piu’ volte nelle prime ore di scambi. L’ultima volta che l’indice industriale ha chiuso al di sotto del citato livello psicologico e’ stato il 17 marzo.

Purtroppo gli ultimi dati macroeconomici non hanno offerto i segnali sperati per innescare un rimbalzo dei listini dopo lo scivolone degli ultimi giorni. Il mercato del lavoro resta debole dopo il balzo della disoccupazione registrato nei giorni scorsi: le richieste di sussidio sono risultate in lieve calo rispetto alla scorsa settimana, ma superiori alle attese degli analisti.

Negativo l’aggiornamento sull’attivita’ manifatturiera, con l’indice Philadelphia Fedsceso a quota -17.1 punti, soprendendo gli analisti che invece avevano previsto un’estensione del recupero gia’ mostrato nel mese precedente. E’ risultato infine leggermente migliore delle attese il dato sul Superindice di maggio, troppo poco comunque per convincere gli operatori a rientrare sull’azionario.

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Sul fronte societario, continua a cedere terreno l’intero settore finanziario. L’ultimo allarme giunge dalla banca d’affari Citigroup che durante una conferenza organizzata da Deutsche Bank (DB) ha dichiarato di essere ancora esposta al richioso business dei mutui subprime, e che potrebbe pertanto continuare a riportare perdite nel trimestre in corso. Il titolo arretra del 3.38%.

Particolari pressioni si notano anche nel gruppo delle societa’ assicurative dopo che Coventry Health (CVH) ha abbassato le stime sugli utili per via dei deludenti risultati riportati nei mesi di aprile e maggio. A risentire del fatto sono le rivali Aetna (AET), UnitedHealth (UTH) e WellPoint (WLP).

In ambito di M&A, l’acquisizione del gruppo chimico Huntsman (HUN) da parte di Apollo Management e Hexion Specialty Chemicals sembra essere alle corde: le due societa’ interessate a rilevare l’azienda hanno dichiarato che gli ultimi risultati fiscali rendono la precedente offerta di $6.5 miliardi non piu’ sostenibile. L’azione e’ crollata -40%.

Nel comparto hi-tech c’e’ spazio per la blue chip Hewlett-Packard (HPQ): il colosso informatico ha confermato che intraprendera’ una riorganizzazione della divisione delle stampanti a causa del rallentamento del business. In rialzo Apple (AAPL), forte del raggiungimento di un importante traguardo nella vendita di musica online attraverso l’iTunes Store: acquistati e scaricati 5 miliardi di canzoni.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Trucking +3.9%, Railroads +2.8%, Real Estate Management & Development +2.5%, Airlines +2.3%, e Homebuilding +2.2%. Tra i piu’ forti ribassi: Managed Healthcare -7.4%, Regional Banks -4.4%, Other Diversified Financial Services -4.1%, Coal & Consumable Fuels -2.4%, e Consumer Finance -2.3%.

Alle 12.20 EDT il volume di scambio e’ di 459 milioni di pezzi al NYSE e 903 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1230 a 1730 al Nyse e 1191 a 1488 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 21 a 89 al NYSE e 13 a 106 al Nasdaq.

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