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WALL ST: DATI CONVINCENTI, MA IL RIALZO E’ MODESTO

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I listini americani arrivano al traguardo di meta’ seduta in rialzo, mentre il dollaro scivola sui minimi di 14 mesi contro la valuta giapponese, dopo che dagli ultimi dati macro e’ emerso un miglioramento dello stato di salute del mercato immobiliare e della situazione occupazionale.

Come era naturale aspettarsi, le materie prime traggono vantaggio da uno scenario di questo tipo, mentre l’euro si mantiene saldamente sopra la soglia chiave di $1.50. I prezzi dei Titoli di Stato sono sostanzialmente invariati in attesa di conoscere l’esito dell’asta di $32 miliardi di Treasury a 7 anni.

Tra le singole prove, sul Dow i maggiori guadagni sono quelli messi a segno da American Express e Bank of America, mentre Microsoft e Kraft sono schiacciate nei bassifondi del listino delle blue chip. Nel frattempo l’indice CBOE della Volatilita’ e’ sceso sui minimi di 15 mesi a quota 20.05.

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In ambito macro, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese per la prima volta in 54 settimane sotto quota 500.000 unita’, sui minimi da settembre 2008, mentre il rialzo superiore alle attese delle vendite di case nuove e del reddito personale, unito all’indice della fiducia dei consumatori, ha alimentato l’ottimismo circa un rafforzamento della ripesa economica. Hanno deluso invece gli ordini di beni durevoli, scivolati inaspettatamente in ottobre. Tuttavia il calo e’ stato controbilanciato da una revisione al rialzo del mese precedente, al 2%.

Ieri la Federal Reserve ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita economica americana nel 2010 in un range compreso tra il 2.5% e il 3.5%, dal 2.1-3.3% precedente, segnalando allo stesso tempo che tollerera’ ancora per un po’ un dollaro debole.

“Gli Stati Uniti sono la nazione che consuma di piu’ di tutto il pianeta, pertanto un’economia Usa in salute e di conseguenza i consumi americani in salute sono un sintomo molto forte per un miglioramento globale della domanda”, ha dichiarato Lawrence Creatura, fund manager di Federated Investors. “Cosi’ si spiega la reazione dei mercati azionari, cosi’ come quella dei mercati delle materie prime”.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Natural Gas-UNG +5.1%, Gold Miners-GDX +2.0%, Retail-XRT +1.8%, Agriculture-DBA/MOO +1.7%, Metals and Mining-XME +1.7%, Steel-SLX 1.6% e Coal-KOL +1.5%. Tra i piu’ forti ribassi: U.S. Dollar-UUP -0.8%, Global Shippers-SEA -0.8%, Regional Banks-RKH -0.7%, 20+ yr Treasuries-TLT -0.6%, U.S. Broker Dealers-IAI -0.5% e Banks-KBE -0.4%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e’ di 345 milioni di pezzi al NYSE e 506 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1993 a 931 al Nyse e 1321 a 1244 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 134 a 5 al NYSE e 72 a 11 al Nasdaq.