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WALL ST. COLPITA DAL RALLY DEL DOLLARO, BALZO GE

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Dopo due sedute positive, il mercato azionario a stelle e strisce ha perso terreno, appesantito dal declassamento del rating sul credito del Portogallo, che ha spinto al rialzo il dollaro e penalizzato euro e materie prime. Il Dow ha ceduto lo 0.48% a 10836.15 punti, il Nasdaq ha lasciato sul campo lo 0.68% in area 2398.76, mentre l’S&P 500 lo 0.55% in area 1167.72.

Sul paniere delle blue chip si sono fatti particolarmente pesanti i cali della societa’ di beni al consumo Procter & Gamble, dell’azienda tlc Verizon e del gigante petrolifero Chevron. In controtendenza invece la conglomerata industriale General Electric e l’istituto Bank of America. Sono solo una manciata le large cap che sono riuscite ad allungare i rialzi visti di recente.

Secondo gli analisti la battuta d’arresto odierna e’ piu’ che altro dovuta alla scure di Fitch che si e’ abbattuta sul Portogallo e al conseguente avanzamento del dollaro accompagnato da un deprezzamento delle materie prime. Ma con il primo trimestre che ormai volge al termine, la prognosi per il mercato sul breve termine e’ nel complesso positiva e gli utili dovrebbero regalare altre soddisfazioni.

In ambito macro, le vendite di nuove case hanno raggiunto un nuovo minimo storico, con un calo a febbraio superiore alle attese. Sempre dal comparto immobiliare, e’ emerso che le richieste di prestito immobiliare sono calate per la seconda settimana consecutiva. Le domande di rifinanziamento, in particolare, sono scivolate sui minimi di un mese.

Gli ordini di beni durevoli, ovvero gli item di prima necessita’ come frigo, auto e lavatrici, sono cresciuti dello 0.5% in febbraio, con le scorte che sono aumentate al ritmo piu’ marcato da dicembre di due anni fa. Anche se la cifra e’ stata leggermente inferiore alle stime, si e’ pur sempre trattato del terzo aumento mensile consecutivo.

Le maggiori preoccupazioni sono arrivate ancora una volta dall’Europa. A tener banco, oltre all’incerto futuro sulla Grecia, e’ la bocciatura del Portogallo da parte di Fitch. Il rating passa a AA- da AA con outlook confermato negativo. Tutto cio’ spinge l’euro ai minimi di 10 mesi contro la controparte americana.

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Il mercato delle IPO ha dato segnali di vita, con il produttore di chip a banda larga MaxLinear che ha fatto il suo esordio in Borsa con il botto (+35% circa). Anche i titoli del produttore di apparecchiature tlc Calix Networks (oltre +20%) e First Interstate BancSystem (+10% circa) si sono resi protagonisti di un’ottima prova al debutto.

I titoli bancari si sono messi in bella mostra, in particolare Bank of America, JP Morgan e Citigroup. BofA ha guadagnato oltre due punti percentuali dopo che l’AD Brian Moynihan ha annunciato i piani dell’istituto per un’espansione in Cina e nei mercati asiatici piu’ in generale.

I finanziari si sono ripresi dopo una prima parte di seduta esitante, nel giorno in cui il senatore Barney Frank ha detto che l’ok alla riforma del sistema di controllo e’ vicino. Il presidente della commissione bancaria al Senato Chris Dodd ha riferito che il presidente Barack Obama intende accelerare ulteriormente sull’approvazione dei nuovi provvedimenti che riguardano dimensioni e rischi degli istituti.

All’interno della sfera societaria, corre il broker Mf Global dopo la nomina di Jon Corzine (ex presidente dello stato del New Jersey ex Goldman Sachs) a chief executive. Adobe System brinda ai conti trimestrali, che hanno visto una caduta dei profitti piu’ contenuta del previsto. Dopo aver ridotto le proprie perdite nel trimestre, il costruttore Lennar e’ avanzato.

ConocoPhillips ha annunciato una riduzione della sua partecipazione in Lukoil e un buyback da $5 miliardi. General Mills ha visto l’utile crescere del 15%. La catena di caffe’ Starbucks distribuira’ il primo dividendo dalla quotazione avvenuta nel 1992. La cedola sara’ di $0.10.

Il settore farma e’ trascinato al ribasso dal gruppo Poniard. La societa’ sta valutando tutte le opzioni strategiche possibili, inclusa una sua vendita. La forza lavoro verra’ inoltre ridotta del 45% a 12 unita’. Su invece Novavax dopo l’annuncio di risultati positivi nel suo nuovo vaccino per l’influenza H1N1. Tra i retailer, vendite sulla piu’ grande catena americana di abbigliamento Gap, che ha messo a punto un accordo di franchising per espandersi in Australia.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con consegna maggio cedono $1.30 attestandosi a quota $80.61 al barile. Sul valutario la moneta unica precipita a quota $1.3324 (-1.28%). L’oro cede $14.90 in area $1088.60 l’oncia. In ribasso i prezzi dei Titoli di Stato: quello sul benchmark decennale si attesta al 3.7600% contro il 3.6900% di ieri.