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WALL ST CHIUDE IN RALLY CONFIDANDO NELLA FED

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Le borse Usa concludono l’ultima seduta della settimana e la prima di novembre all’insegna degli acquisti. Il Dow Jones ha riconquistato la soglia psicologica degli 8.500 punti e il Nasdaq raggiunge il livello piu’ alto dal 26 agosto scorso.

La forte probabilita’ di un taglio ai tassi d’interesse da parte della Fed, sulla scia dei dati sconfortanti sul mercato del lavoro azione e sul settore manifatturiero , e’ vista con favore dal mercato. Gli investitori sperano che un’ulteriore riduzione al costo del denaro possa dare la spinta giusta all’economia e farla uscire da questa fase di stallo.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.360,71 (+2,33%)
Il Dow Jones a 8.517,64 (+1,44%)
L’S&P 500 a 900,96 (+1,72%)

“Gli investitori iniziano a vedere di buon occhio un taglio dei tassi da parte della Fed nel meeting del 6 novembre – ha sottolineato John Piccardo di J.P. Morgan Fleiming Asset Management, citato da Bloomberg.com – Una mossa di Alan Greenspan e’ vista come necessaria per aiutare la ripresa del ciclo congiunturale”.

“La Fed non rimarra’ con le mani in mano dopo la debolezza del mercato del lavoro messa in luce dal dato sull’occupazione”, ha sottolineato Bruce Steinberg, economista di Merrill Lynch, “Ci aspettiamo un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base.”

I future sui fed fund con scadenza a novembre hanno reagito immediatamente ai dati macro. La probabilita’ di un taglio di 25 punti base, subito dopo la comunicazione del rapporto sull’occupazione, e’ salita al 100% e quella di una riduzione di 50 punti base al 53% . Ieri la probabilita’ di un taglio di 25 punti base di attestava all’87%.

Venendo ai listini, i settori semiconduttori (SOX) e infrastrutture tlc/networking (NWX) hanno guidato i rialzi sulla prospettiva che una riduzione del costo del denaro potra’ incoraggiare le aziende ad aumentare la spesa per le infrastrutture di computer.

Performance positiva anche per il settore automobilistisco (DJ_ATO) trainato dalle vendite di ottobre di General Motors (GM – Nyse), salutate come decisamente positive dai vertici del gruppo, nonostante in calo del 32%. Peggiore del previsto, invece, il calo delle vendite per Ford (F – Nyse), ma il titolo e’ riuscito a chiudere sopra la parita’. In calo del 31% le vendite DaimlerCrysler (DCX – Nyse). DCX ha guadagnato oltr eil 2% negli scambi.

Da segnalare l’attesa nervosa di Microsoft (MSFT – Nasdaq) per il verdetto che sara’ emanato oggi, alla fine della seduta, dalla corte americana, relativamente al caso antitrust. MSFT ha ceduto oltre l’1,5% ma non ha contagiato il comparto software (GSO – Nyse) che e’ riuscito a guadagnare oltre l’1,4%.

Se il titolo di Microsoft ha pianto, quello Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) ha fatto festa. Il colosso informatico ha messo a segno un progresso superiore all’8% sulla scia dei benefici che avrebbe se a MSFT venissero imposte determinate restrizioni.

LENTE D’INGRANDIMENTO SUI DATI MACRO

L’attenzione degli investitori si e’ focalizzata principalmente sul tasso di disoccupazione di ottobre, che ha dipinto uno scenario dai toni chiaro scuri. L’indicatore si rivelato superiore alle previsioni, attestandosi a quota 5,7%, in ribasso rispetto al 5,8% stimato dal consensus. D’altro canto, pero’, il mese di ottobre ha assistito alla diminuzione di 5.000 unita’ di posti di lavoro. Le aziende Usa continuano cosi’ a sforbiciare il numero dei propri dipendenti, considerate le previsioni poco rosee sulle vendite del periodo natalizio e l’incertezza dello stato dell’economia relativamente al prossimo anno. Dall’inizio di marzo del 2001 in Usa sono stati persi 1,5 milioni di posti di lavoro.

L’Ism di ottobre si e’ attestato a quota 48,5, lievemente al di sotto dei 49 stimati.

Sempre oggi sono state annunciate le spese personali di settembre, in calo dello 0,4%, contro le attese di ribasso dello 0,2% e
la spesa per le costruzioni di settembre, cresciuta dello 0,6% contro il +0,1% stimato dal mercato.

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