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WALL ST: BENE IL DOW, IL NASDAQ PAGA L’INDECISIONE

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Chiusura in rialzo per il Dow Jones, mentre il Nasdaq ha archiviato la seduta restando sulla parita’.

Il Dow Jones e’ stato sostenuto da Boeing
(BA – Nyse) e Home Depot (HD – Nyse), mentre il listino tecnologico si e’ lasciato influenzare dalle flessioni di Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) e Ciena (CIEN – Nasdaq).

Il Nasdaq ha chiuso a 1.745,73 (-0,03%)
Il Dow Jones a 9.545,17 (+0,64%)
L’S&P 500 a 1.087,20 (+0,29%)

Dopo una partenza cauta a seguito dello sconfortante dato relativo alla disoccupazione , che si e’ rivelato peggiore delle aspettative, gli investitori sono tornati ad acquistare.

Il mercato ha quindi ignorato l’indicatore, il quale, confermando la recessione degli Stati Uniti, ha fatto sperare che ormai vicino il fondo, la ripresa non tardera’ ad arrivare.

“I mercati hanno cambiato atteggiamento, per cui le cattive notizie non sembrano far scattare ulteriori ribassi”. Il Nasdaq ha dimostrato una ripresa dopo il tonfo del 21 settembre e ha retto nonostante siano stati pubblicati utili societari deboli”, ha commentato lo strategist di CBS Subodh Kumar.

Nat Paull di New Amsterdam Partners vede ottimisticamente “segnali di resistenza sul mercato”, e si affretta a precisare che c’e’ attesa “per un ulteriore taglio ai tassi di interesse di 50 punti base dopo il pessimo dato sulla disoccupazione”.

Nella giornata di ieri, infatti, analizzando l’indice NAPM si e’ verificato che sarebbero sotto controllo le componenti inflattive.

Oggi invece sono state rese note le paghe orarie che hanno segnato un incremento inferiore alle aspettative, e questo fattore permetterebbe una politica monetaria espansiva piu’ aggressiva.

“Wall Street cerca di guardare oltre la vallata”, ha affermato Hugh Johnson, chief investment officer di First Albany Corp.

“Sappiamo che l’economia e’ debole e in recessione, sappiamo che gli utili sono sconfortanti. Ma tutte queste cose sono gia’ state scontate dal mercato”.

Sul fronte macroeconomico inoltre, oggi sono stati pubblicati gli ordini alle fabbriche , scesi negli USA del 5,8% in settembre.

Sul fronte societario non ha mostrato grandi reazioni la notizia (gia’ diffusa ieri)dell’accordo tra Microsoft (MSFT – Nasdaq) e il dipartimento di Giustizia USA. John Ashcroft, in particolare, ha confermato in una conferenza stampa di aver concluso uno storico accordo antitrust con il gigante del software guidato da Bill Gates.

Intel (INTC – Nasdaq) ha registrato una discreta performance grazie all’upgrade di ABN Amro, che ha emesso un giudizo “Hold” rispetto al precedente “Reduce”.

La blue chip AT&T (T – Nyse) ha registrato forti rialzi dopo che la controllata di Tv via cavo AT&T Broadband, ha annunciato per il 2002 l’aumento delle tariffe dei servizi cable.

Boeing (BA – Nyse) ha sostenuto il listino dei titoli industriali con la decisione di completare entro la meta’ dell’anno prossimo i licenziamenti annunciati. Gia’ 12.000 dipendenti hanno ricevuto la notifica e ulteriori 18.000 seguiranno a breve.

Positiva anche Cigna (CI – Nyse), gruppo di servizi assicurativi, che ha registrato nel terzo trimestre dell’anno un utile netto di $270 milioni, o $1,88 per azione.

Su base pro forma la societa’ ha registrato un utile di $248 milioni, o di $1,66 per azione. Il dato ha superato le stime degli analisti (consensus Zacks), che si attendevano un utile di $1,62 per azione.

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