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WALL ST. ANCORA VOLATILE, CHIUDE IN DISCRETO RIALZO

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Un’altra seduta nel segno della volatilita’ a Wall Street a conferma di estrema incertezza e nervosismo dopo che nell’ultima seduta si era assistito ad un forte calo dell’azionario con perdite superiori all’1%. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.42% a 13545, l’S&P500 lo 0.62% a 1522, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.65% a 2616. Il ritracciamento del petrolio dai recenti massimi ha temporaneamente oscurato il nuovo rialzo dei tassi sui bond che continua a mantenere in allerta gli operatori.

Dopo il calo degli ultimi giorni, i rendimenti sui Treasury hanno ripreso la fase di risalita risvegliando i timori sulle conseguenze che i maggiori tassi potrebbero avere sulle scelte di politica monetaria condotta dalla Fed e sulle operazioni societarie di M&A in relazione a prestiti maggiormente onerosi. Lo yield sul Treasury a 10 anni ha riconquistato la soglia del 5.17%, in netto rialzo dal 5.12% della chiusura precedente.

I dati macro diffusi in giornata hanno testimoniato il buon momento che sta caratterizzando l’economia a stelle e strisce. L’aggiornamento sul comparto del lavoro, ha mostrato una crescita delle nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati oltre le attese. Migliori delle stime il dato sul Superindice, salito dello 0.3% (consensus +0.2%) e il Philadelphia Fed, che ha evidenziato una forte accelerazione dell’attivita’ manifatturiera nel mese di giugno, in sintonia con quanto accaduto per lo stato di New York (il NY Empire State Index aveva registrato un balzo a 28 punti la scorsa settimana).

Nel comparto energetico, l’allentamento delle tensioni sullo sciopero in atto nelle raffinerie della Nigeria (si prevede una sospensione della protesta entro il fine settimana) hanno causato un forte ritracciamento delle quotazioni sul greggio. Dopo essere arrivati ad un massimo intraday di $69.85, i futures con consegna agosto hanno archiviato la seduta in ribasso di 21 centesimi a $68.65 al barile.

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Sul fronte societario, con riferimento alle trimestrali, H&R Block ([[HRB]]) ha riportato una perdita ed emesso un outlook inferiore al consensus. Migliori delle stime i numeri di American Greetings ([[AM]]); dopo la chiusura delle borse e’ atteso il bilancio fiscale di Cognos ([[COGN]]).

Nel comparto hi-tech pressioni di vendita sul colosso dei cellulari Nokia ([[NOK]]). Il titolo e’ arretrato del 2% circa a causa di un downgrade emesso dalla banca d’affari Goldman Sachs (da Buy a Neutral), per via di un piu’ bilanciato rapporto rischi/benefici dopo la recente corsa.

Tra le operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie, in luce l’accordo tra Luxottica ([[LUX]]) e Oakley ([[OO]]): l’azienda italiana ha rilevato il popolare gruppo produttore di occhiali sportivi per la somma complessiva di $2.1 miliardi (che rappresenta un premium del 18% rispetto all’ultima chiusura di mercato del titolo).

Novita’ sono emerse nella vicenda relativa alla vendita del gruppo editoriale Dow Jones ([[DJ]]) (proprietario del famoso quotidiano Wall Street Journal). Il Board del gruppo ha comunicato che si impegnera’ in prima linea nelle trattative con News Corp ([[NWS]]), la societa’ del miliardario australiano Rupert Murdoch. Fino ad ora era stata la famiglia Bancroft, membro controllante, ad occuparsi delle negoziazioni. Intanto, la conglomerata industriale General Electric ([[GE]]) ha gettato la spugna ritirandosi dalla gara per l’acquisto dell’azienda.

Sugli altri mercati, sul valutario, in lieve flessione l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3388. Tra i metalli, ha esteso le perdite l’oro. I futures con scadenza agosto sono arretrati di $5.80 a $654.20 all’oncia.