Seduta in calo a meta’ giornata per gli indici azionari americani (controlla la performance in tempo reale). Pesano ancora le notizie negative dal mercato immobiliare, che hanno controbilanciato l’effetto positivo derivante dal buon dato sulla produttivita’.
D R Horton (DHI) trascina al ribasso il comparto immobiliare (XHB -1.52%), AT&T (-0.73%) e Verizon (-0.85%) cedono terreno dopo che il rivale Sprint-Nextel (+2.9%) ha reso pubblica la notizia della fusione con Clearwire (+0.89%, mentre in apertura registrava un +13%), operazione che portera’ alla realizzazione della piu’ grande rete WiMax negli Stati Uniti.
A dare impulso agli indici nella prima fase delle contrattazioni, era stato il dato preliminare sulla produttivita’ del primo trimestre che ha segnato un rialzo del 2.2% battendo le attese degli analisti. A rassicurare gli operatori sulla dinamica inflazionistica (tra gli indicatori piu’ monitorati dopo l’allarme della Fed) e’ stata la componente del costo unitario del lavoro, avanzata in misura inferiore delle attese.
Ad originare i primi sell era stato invece uno studio settimanale diffuso dal canale televisivo ABC e dal quotidiano Washington Post secondo cui la fiducia dei consumatori americani continua ad essere in forte calo, ai peggiori livelli degli ultimi 15 anni. In calendario era presente anche l’aggiornamento sul comparto delle case che ha evidenziato una variazione negativa delle vendite di case con contratti in corso pari a a -1% nel mese di marzo. In controtendenza in positivo le richieste di prestito immobiliare nell’ultima settimana sono schizzate del 15.6%, in forte rialzo dai minimi dell’anno.
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A livello societario, ad occupare la scena e’ il colosso dell’entertainment Walt Disney (DIS) che nell’after hour di ieri sera ha riportato una trimestrale migliore delle attese, cosi’ come il gigante delle infrastrutture network Cisco System (CSCO). Dopo la chiusura delle borse sara’ il colosso media di Rupert Murdoch, News Corp (NWS), a diffondere gli ultimi risultati fiscali.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico dopo essere arretrato subito dopo la comunicazione dei datti settimanali sulle scorte, il petrolio ha ripreso a guadagnare terreno. I futures con consegna giugno segnano un progresso di $1.53 a $123.37 al barile. Sul valutario, euro in calo rispetto al dollaro a quota 1.5393. Arretra di $10.10 l’oro a $867.60 l’oncia. In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.9110%.
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