Società

WALL ST: A META’ SEDUTA INDICI AMERICANI DEBOLI

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggero denaro, ma poco dopo i maggiori indici hanno invertito tendenza, scendendo in territorio negativo. Ford
(F) ha fatto commenti negativi circa i prossimi risultati trimestrali. IL prezzo del greggio sta scambiando al di sotto dei $53 al barile. Infine, MCI (MCIP) ha annunciato che Verizon
(VZ) acquistera’ 43.4 milioni di azioni di MCIP da Carlos Clim Helu a $25.72 ognuna.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 6 punti a 10454, il Nasdaq è in lettera di 2 punti a 1997 e l’S&P500 e’ invariato a 1181.
Si stanno distinguendo in negativo i settori energia, semiconduttori, trasporti, brokers e servizi per le telecomunicazioni; in territorio positivo invece biotecnologia, linee aeree e finanziari.
Le letture del rapporto “put-call” sono state del 131% alle 10:00 e del 128% alle 11:00.

L’indice VIX si trova al livello di 12.08. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -600. I volumi sul NYSE sono di 513 milioni di titoli scambiati.

Giovedi’, il Dow ha chiuso a quota 10546 e a 10461 venerdi’, comunque ancora al di sopra dell’importante livello di supporto di 10300. Il Nasdaq invece ha terminato a 1999, appena al di sotto di quota 2000. Il grafico del Nasdaq delle ultime tre settimane mostra discreta volatilita’ e l’inizio di una configurazione di fondo (“bottoming”). Affinche’ questa configurazione si completi e’ necessaria una chiusura al di sopra dei massimi di giovedi’, accompagnata da volumi in espansione.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, la maggior parte delle nostre posizioni sta scambiando in ribasso, con l’eccezione di MERQ +0.8% e AU +0.3%. Si stanno distinguendo in negativo i titoli di NVLS –0.7%, CHK –0.8% e TQHI –0.5%. Infine, YHOO, IMAX e USNA si trovano in lettera di pochi centesimi.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 11 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, saranno rilasciati i dati macro sulla bilancia commerciale, sul Budget del Tesoro e saranno pubblicati i “Minutes” della FOMC.

POSIZIONI RIALZISTE:

GILD (APERTA IL 27/9 A $35.80; ATTUALE $37.14; PERF +3.74%)

NVLS (APERTA IL 3/12 A $29.40; ATTUALE $26.70; PERF –9.18%)

YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $34.65; PERF –7.97%)

THQI (APERTA IL 25/2 A $27.10; ATTUALE $28.75; PERF +6.09%)

IMAX (APERTA IL 11/3 A $10.22; ATTUALE $9.92; PERF –2.94%)

CHK (APERTA IL 17/3 A $22.35; ATTUALE $21.04; PERF –5.86%)

USNA (APERTA IL 21/3 A $45.0; ATTUALE $46.69; PERF +3.76%)

MERQ (APERTA IL 24/3 A $46.55; ATTUALE $46.06; PERF –1.05%)

HANS (APERTA IL 24/3 A $53.40; CHIUSA IL 6/4 A $61.10; PERF +15.54%)

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $35.02; PERF –0.28%)

POSIZIONI RIBASSISTE:

FRE (APERTA IL 16/3 A $65.98; CHIUSA IL 23/3 A $63.25; PERF +4.14%)

WGO (APERTA IL 18/3 A $32.38; CHIUSA IL 1/ 4 A $31.55; PERF. +2.56%)

MBI (APERTA IL 21/3 A $57.60; CHIUSA IL 23/3 A $56.45; PERF +2%)

BORSA: NEW YORK; INDICI POCO VARIATI, FORD IN RITIRATA/ANSA

Indici di Borsa statunitensi leggermente negativi in una giornata priva di dati macroeconomici ma che è stata contrassegnata dallo scivolone di Ford Motor, sulla scia del profit-warning emesso per il 2005, e dall’ andamento negativo dei petroliferi, complice il nuovo ribasso del prezzo del greggio.

Per il resto, il mercato azionario si aspetta ‘lumi’ dalle trimestrali societarie in arrivo, con colossi come General Electric, Citigroup ed Apple Computer questa settimana all’ appuntamento con i bilanci relativi ai primi tre mesi dell’ anno.

Fra i singoli titoli, Ford perde 62 cents, a 10,41 dollari, dopo essere in precedenza sceso anche di oltre il 7%, a causa delle cattive notizie diffuse venerdì scorso nel dopoBorsa. La casa automobilistica ha infatti lanciato un profit warning sull’ esercizio in corso ed abbandonato gli obbiettivi prefissati per il 2006.

Al tempo stesso, S&P ha modificato in ‘negative’ l’ outlook sul suo conto e JP Morgan Chase in particolare ha tagliato le sue stime relative all’ andamento degli utili per azione. Il tonfo di Ford si è ripercosso più in generale sull’ intero comparto auto, con il relativo indice in perdita di oltre il 2%. General Motors perde così 53 cents, a 28,97 dollari, Lear (interni per automobile) 1,53 dollari, a 41,76 e Visteon (maggiore fornitore della stessa Ford) 33 cents a 5,17 dollari.

Ma ad andar giù sono oggi anche i petroliferi, come conseguenza del fatto che il prezzo del greggio a New York è sceso sotto i 53 dollari. Exxon Mobil perde così 40 cents, a 59,61 dollari, mentre ConocoPhillips è in flessione di 63 cents, a 108,5 dollari. Il calo più sostanzioso fra i titoli dello S&P 500 è in ogni caso quello di Bemis, maggiore produttore di materiale d’ imballaggio in plastica per cibo e medicinali, che arretra dell’ 8,6% a 28,29 dollari, in quanto l’ utile trimestrale per azione é stato di 30 cents, contro i 40 cents messi in conto dagli analisti.

Fra gli altri titoli, NCR – società leader nella produzione di registratori di cassa – avanza di 1,16 dollari, a 35,81 dollari, in quanto nell’ esercizio 2005 l’ utile per azione sarà di 1,4 dollari contro 1,25 dollari pronosticati a suo tempo. Nel solo primo trimestre l’ utile è stato di 16 cents per azione, contro una previsione di cinque cents.

Bene fra i titoli minori anche Computer Sciences, azienda che attualmente è al lavoro per aggiornare i computer del Fisco statunitense e che guadagna il 3,5% a 47,23 dollari. Fra i farmaceutici, Sepracor (azienda impegnata nella realizzazione di nuove versioni di medicinali in commercio da lunga data) avanza invece di 1,24 dollari, a 59,05 dollari, sulla scia dei risultati positivi ottenuti relativamente ad un trattamento per la cura dell’ insonnia. Fra i big del listino, IBM scivola di 84 cents, a 86,76 dollari, in quanto secondo alcuni analisti nel primo trimestre gli utili potrebbero aver segnato il passo.

Attorno alle 18.10 ora italiana l’ indice Dow Jones segna -0,06% a 10.455,0 punti, il Nasdaq composite -0,12% a 1.996,98 e lo S&P 500 è fermo a 1.181,23. (ANSA)