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Voglia di recupero a Wall Street

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A un’ora e mezzo dall’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio positivo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio con il segno positivo. All’indomani di una seduta che ha visto gli indici accelerare al ribasso negli ultimi 20 minuti, c’e’ voglia di ricoperture mentre in Europa continuano le vendite.

In Germania, il governo del Cancelliere Angela Merkel ha dato oggi via libera alla bozza di legge che estende a tutte le azioni il veto sulle vendite allo scoperto della categoria ‘naked’. In Spagna, il premio di rendimento dei titoli di stato decennali spagnoli rispetto ai bund tedeschi e’ volato a 176 punti base, segnando livelli mai toccati dal lancio dell’euro oltre 10 anni fa. Secondo i trader, la Bce si sta concentrando nell’acquisto di titoli di stato periferici.

Negli Stati Uniti si guarda al calendario macro, che oggi prevede le vendite di case con contratti in corso ad Aprile (ore 16:00 italiane). Nel frattempo e’ stato pubblicato il dato sulle richieste di mutui, che la scorsa settimana hanno segnato un rialzo dello 0.9% mentre le sottoscrizioni di nuovi mutui sono ancora in calo (-4.1%), quelle di rifinanziamento sono cresciute del 2.4%. Ma tra gli operatori c’e’ grande attesa per i dati sul mercato del lavoro che arriveranno domani dal settore privato e venerdi’ dal rapporto sulla disoccupazione.

L’euro registra nuovi cali nei confronti del dollaro dopo la notizia che l’Iran ha iniziato a immettere sul mercato valutario 45 miliardi di euro per comprare dollari e oro.

In precedenza si era verificato un recupero dell’euro, che torna sopra 1,22 dollari, passando di mano a 1,2248 dollari, dopo le dichiarazioni del governatore della Banca di Francia, Christian Noyer, che ha sostenuto che il tasso di cambio dell’euro sul dollaro, che ieri e’ sceso al minimo da 4 anni, non e’ inusualmente basso e che ha sottolineato che la Bce difendera’, come da mandato, la moneta unica.

Certo, il sentiment rimane caratterizzato da una forte cautela, e a questo punto alta è l’attesa per il trend che Wall Street metterà a segno nella giornata di oggi. Le vendite hanno colpito oggi anche l’Asia, e la seduta si è confermata decisamente nera per la borsa di Tokyo.

Le dimissioni del contestato Premier giapponese, Yukio Hatoyama dopo soli dieci mesi di insediamento hanno avuto un temporaneo impatto positivo sulla piazza finanziaria nipponica, ma il mercato si è successivamente riallineato alla performance negativa del resto dell’Asia, risentendo anche di una grande incertezza politica.

L’indice Nikkei ha perso così l’1,12% a 9603,24 punti, mentre il Topix ha lasciato sul terreno l’1,14% a 870,05 punti. Tra le altre borse asiatiche Seul ha terminato in calo dello 0,66% a 1630,4 punti, mentre Taiwan ha perso l’1,28% a 7195,71 punti. A deprimere i mercati è stata anche la performance di ieri di Wall Street, che ha segnato un brusco peggioramento sul finale, complici le tensioni geopolitiche scatenate dall’attacco di Israele contro la flottiglia filo-palestinese al largo di Gaza.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in calo. I futures con consegna giugno segnano una flessione di $0.28 attestandosi a quota $72.30 al barile. Sul valutario la moneta unica quota $1.2202 (-0.22%). L’oro cede $4 in area $1222.90 (-0.33%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.28% dal 3.2740% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 avanza di 5.90 punti (+0.55%) a 1075.40.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna un incremento di 15.50 punti (+0.85%) a quota 1846.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in rialzo di 47 punti (+0.47%) a 10066.