Dal mondo bancario alla consulenza: quando il successo nasce dal “decidere di decidere”

Fonte: Redazione Giornalisti Digitali
Passare dal mondo bancario tradizionale alla consulenza finanziaria non è solo un cambio di ruolo, ma una vera e propria trasformazione personale e professionale. È un salto che richiede consapevolezza, coraggio e una nuova mentalità imprenditoriale.
Ho vissuto questa transizione in prima persona e so bene cosa significa trovarsi a un bivio: restare in una struttura che offre certezze, ma impone limiti, oppure scegliere la libertà di costruire il proprio futuro, decidendo con chi lavorare, come farlo e quanto guadagnare, le differenze operative e culturali tra i due mondi e, soprattutto, cosa significa davvero prendere in mano la propria carriera.
Il punto di partenza: il valore personale e professionale
Prima di parlare delle differenze operative e culturali tra il mondo bancario tradizionale e quello della consulenza finanziaria, c’è un aspetto fondamentale da considerare: il proprio valore personale e professionale. Fare questa scelta significa credere in se stessi, dare risalto alla propria identità e al proprio stile di lavoro.
Un concetto che trovo particolarmente significativo è quello di “decidere di decidere”. Significa poter scegliere in quale azienda lavorare, con quali clienti collaborare, quali servizi offrire e, soprattutto, come gestire il proprio tempo e il proprio business. In altre parole, si passa da uno scenario in cui si subiscono le scelte altrui a uno in cui si è gli artefici della propria crescita.
La differenza tra dipendente e consulente
Quando ero un dipendente in una BCC, pur ritenendomi libero, mi trovavo sempre a dover rendere conto a qualcun altro.
Le regole non erano solo delle semplici linee guida, ma direttive stringenti, che spesso si traducevano in pressioni su budget e obiettivi imposti dall’alto, indipendentemente dalle condizioni di mercato.
A fine mese ricevevo uno stipendio adeguato, ma il mio futuro era nelle mani di altri: il riconoscimento del mio lavoro dipendeva da decisioni aziendali e non dalla mia reale performance.
Nel mondo della consulenza finanziaria, questo non accade. Le regole sono chiare, il valore personale si trasforma direttamente in valore economico e professionale, riconosciuto dall’azienda e soprattutto dai miei assistiti.
Il mio passaggio a Fideuram
Quando ho deciso di entrare in Fideuram come consulente, ho trovato un supporto costante in tutte le fasi del mio percorso: prima dell’ingresso, durante la transizione e anche dopo. Questo processo è fondamentale per garantire un passaggio sereno e consapevole.
Prima dell’ingresso si analizza la fattibilità del cambiamento, valutando competenze e potenziale del professionista, con eventuale formazione mirata. Durante, si affianca nella ricerca clienti e riorganizzazione del portafoglio. Dopo, il supporto continua con formazione avanzata per specializzarsi in ESG, gestione patrimoniale e altre aree strategiche.
Strumenti e risorse per la crescita
Un aspetto cruciale della consulenza finanziaria in Fideuram è la disponibilità di strumenti e risorse avanzate per supportare i consulenti nel loro percorso di crescita. Questi includono analisi dettagliate della clientela, iniziative promozionali mirate e vantaggi operativi che facilitano l’acquisizione e la gestione del portafoglio.
Non si tratta solo di incentivi economici, ma di un sistema che garantisce stabilità e crescita professionale senza le incertezze tipiche di altre realtà. La possibilità di far parte di un team, collaborando con colleghi senior o creando nuove sinergie, rappresenta un ulteriore valore aggiunto per chi entra in questo mondo.
La mia esperienza
Dopo 12 anni in Fideuram come dipendente, ho lavorato per 11 anni in una BCC, dove ho acquisito una profonda conoscenza della gestione aziendale e del rapporto con i clienti. Tuttavia, sentivo il bisogno di maggiore libertà e autonomia, così ho deciso di intraprendere la strada della consulenza finanziaria, individuando in Fideuram, il contesto ideale per questo percorso.
La mia esperienza mi ha insegnato che il desiderio di lavorare in serenità, senza vincoli imposti dall’alto, è un fattore determinante per il successo professionale. In Fideuram ho trovato un ambiente che valorizza il merito e offre reali opportunità di crescita.
Dopo 5 anni da consulente, ho intrapreso un percorso manageriale, mettendo a disposizione la mia esperienza per supportare nuovi professionisti nel loro percorso.
Oggi, a 55 anni, il mio obiettivo è aiutare chi vuole emergere nella propria carriera, offrendo un supporto concreto basato su un sistema di valori solido e meritocratico. Perché alla fine, il vero valore della consulenza finanziaria sta nella libertà di decidere il proprio destino professionale.
Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.brown@triboo.it
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