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Ville di Berlusconi ad Antigua: Sul servizio di Report, ecco la versione dei supporter di Silvio

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(WSI) – Operazione fallita. Milena Gabanelli e il suo Report hanno tentato di lanciare al povero Gianfranco Fini un salvagente bucato nel disperato tentativo di trovare anche per Silvio Berlusconi uno scandalo “casa di Montecarlo”, perfino più grave. Domenica sera Report ha avvolto di misteri l’acquisto da parte di Berlusconi di cinque ville e un terreno ad Antigua, nelle Antille. Operazioni milionarie, “opache” ha sostenuto la Gabanelli. Opache perché è misteriosa la proprietà della Flat Point Development di Antigua, la società che ha venduto al Cavaliere.

Bisogna chiedere subito chiarezza, ha sentenziato la conduttrice di Report, come si è fatto (senza ottenere nulla) con la casa a Montecarlo. E ieri il mistero si è dileguato in un minuto. Perché il proprietario della Flat Point Development, l’avvocato Carlo Postizzi, ha svelato il presunto mistero che tale non era.

IL COMUNICATO – “Con riferimento alle notizie apparse in questi giorni su alcuni quotidiani italiani”, ha spiegato Postizzi in un comunicato, “e alla trasmissione televisiva Report di ieri, 17 ottobre 2010, su Rai3, devo precisare che il gruppo costituito dalle società Emerald Cove e Flat Point dal 2001 fa capo sia alla società Kappomar Holding nv controllata giuridicamente ed economicamente da me come azionista di riferimento e da altri azionisti sia minoritariamente al signor Michael Barry, cittadino irlandese. Tutti questi soggetti nulla hanno a che fare con il presidente Berlusconi e/o con il suo gruppo”.

Nel lungo comunicato Postizzi spiega di avere acquisito i terreni ad Antigua da un altro gruppo italiano, Maltauro che li aveva comprati da un imprenditore locale. I terreni sono poi stati venduti a Berlusconi a prezzo di mercato, regolarmente iscritto nei bilanci della società certificati da primario gruppo internazionale. Infine ultima stoccata di Postizzi: “Antigua non è in black list, ma al contrario è in white list”.

Non è dunque un paradiso fiscale. Lanciato un po’ frettolosamente quel salvagente bucato è stato maldestramente afferrato solo dai finiani e dal quotidiano Repubblica che non fanno mai gli schizzinosi quando si lancia qualche osso berlusconiano da spolpare. Resta però il fatto che una trasmissione del servizio pubblico radiotelevisivo, che pure aveva costruito la sua fama su alcune inchieste documentate, abbia confezionato senza verifiche un servizio smentito in 24 ore al solo scopo dichiarato di esercitare il ruolo di avvocato difensore del presidente della Camera dei deputati.

Operazione maldestra, perché fra Berlusconi-Antigua de Fini-Montecarlo non c’era davvero alcun parallelo possibile ad occhio nudo. Quel che è avvenuto ieri lo sottolinea con assoluta evidenza: nelle Antille il mistero si è sciolto in meno di 24 ore, a Montecarlo in due mesi e mezzo non è saltata fuori nemmeno l’ombra del proprietario della casa svenduta da Fini. Ma i casi erano non compatibili anche a prescindere dal finale. Secondo la tesi della Gabanelli il mistero ad Antigua avrebbe riguardato l’identità di chi ha venduto casa a Berlusconi.

A Montecarlo è vero l’opposto: è certa l’identità del venditore, fu misteriosa quella del compratore a sconto. Oggi lo è meno, perché decine di indizi fanno ritenere che il compratore a cui sia stato fatto quel regalo sia Giancarlo Tulliani, cognato di Fini.

L’ALTRO PUNTO – Secondo particolare, non indifferente: Berlusconi compra per sé casa con soldi suoi. Fini vende sottocosto una casa a Montecarlo regalando all’acquirente la differenza. Quei soldi regalati non sono di Fini, ma di Alleanza Nazionale. Il paragone dunque non era possibile, perché si tratta di due transazioni che sono il giorno e la notte. In compenso la Gabanelli ha spiegato che quel servizio era motivato da un aggiornamento di un precedente servizio (come è andata a finire?) sui “misteri di Banca Arner”, su cui Berlusconi e i figli Marina e Piersilvio avevano depositato 60 milioni di euro.

Se l’interesse fosse stato giornalistico, gli aggiornamenti sarebbero stati possibili eccome, senza per forza inventario nuovi misteri. Ma Report non li ha dati. Marina da tempo non ha più dato in gestione ad Arner nulla della sua Holding quarta. Piersilvio si fa amministrare 20,6 milioni della Holding quinta e Silvio 10,3 milioni della Holding seconda e 10,2 milioni della Holding Ottava. Se proprio non si voleva faticare a consultare tutti i bilanci della famiglia Berlusconi, sarebbe bastata una ricerca sulla raccolta di Libero, che aveva già aggiornato il servizio di Report nel marzo scorso. Ma non era quello lo scopo della Gabanelli…

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