Economia

Via libera al Recovery fund: cade veto di Polonia e Ungheria

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Disco verde al Recovery Fund. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato ieri che i Ventisette hanno raggiunto l’accordo sul bilancio Ue 2021-2027, a cui è legato il Recovery fund, e, di conseguenza, sugli ultimi passi per adottare Next Generation EU.

Ciò permetterà il via libera all’aumento del massimale delle risorse proprie dell’Unione che costituiscono la garanzia per l’emissione obbligazionaria di 750 miliardi di euro (per sovvenzioni e prestiti anti-crisi agli Stati).

Il via libera riguarda anche il compromesso raggiunto tra la presidenza tedesca della Ue e la coppia Polonia-Ungheria sulla condizionalità dei fondi europei in relazione al rispetto delle regole dello Stato di diritto.

A metà novembre i due paesi avevano posto il veto al bilancio perché contrari al nuovo meccanismo che vincolava l’erogazione dei fondi UE al rispetto dello stato di diritto e che metteva i due paesi a rischio di sanzioni.

Recovery fund, Merkel artefice del compromesso

Dopo una trattativa lunga e complicata, entrambi i paesi hanno accettato un compromesso che prevede il mantenimento del meccanismo, ma con alcune limitazioni. Il merito va a Angela Merkel, vera artefice della mediazione con il premier ungherese Victor Orbán e il premier polacco Mateusz Morawiecki.

“Il Consiglio europeo ha concordato bilancio, fondo di sviluppo e meccanismo di condizionalità all’unanimità”, ha scritto su Twitter il portavoce della cancelliera tedesca, Steffen Seibert. “Lo storico piano europeo di rilancio deciso a luglio si sta ora concretizzando. Abbiamo appena adottato un solido accordo sul meccanismo da attuare, nel rispetto dello stato di diritto. L’Europa va avanti, unita e porta i suoi valori”, dice il presidente francese Emmanuel Macron.

Italia, prima beneficiaria. Risorse per 209 miliardi

A questo punto, bilancio e operazione anti-crisi potranno partire dal primo gennaio 2021, e soltanto in relazione al budget appena approvato (tutte le erogazioni di fondi già in corso non saranno interessate), mentre i primi esborsi di Next Generation EU sono previsti non prima dell’inizio dell’estate.

Il via libera è fondamentale per il nostro Paese, che sarà il paese che ne beneficerà maggiormente con 209 miliardi come ha sottolineato il premier Conte in un tweet:

“Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre!”.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha aggiunto:

“Oggi due ottime notizie dall’Europa: l’accordo #EUCO sul #NextGenerationEu e il bilancio europeo e la decisione della #Bce di potenziare il Programma di acquisto titoli per l’emergenza pandemica. Un’Europa forte, unita e solidale, un’opportunità straordinaria e unica per l’Italia”.