Gli investitori continuano a non avere fiducia nella Grecia e per il momento sembrano aver ragione. Nel secondo trimestre il pil greco si e’ ridotto del 3,7% su base annuale,piu’ del previsto secondo l’ufficio centrale di statistica nazionale. Rispetto ai tre mesi precedenti la flessione e’ stata dell’1,8%.
Inoltre, quattro mesi dopo il piano di salvataggio da 110 miliardi di euro orchestrato dall’accoppiata Ue-Fmi, la nazione ellenica non ha ancora diffuso tutti i dettagli delle operazioni finanziarie segrete di cui si e’ servita per conceal il debito.
I bond governativi greci hanno perso circa il 24% da ottobre. I rendimenti del decennale sono superiori di oltre cinque volte quelli della Germania, un chiaro segnale che i trader hanno paura che il Paese dovra’ ristrutturara il debito.
Nel frattempo – dal 20 ottobre a oggi – l’euro ha bruciato il 15% del suo valore nei confronti del dollaro. L’anno scorso il debito era pari al 115.1% della sua produzione economica complessiva, cifra seconda sola all’Italia (115.8%).