L’operatore telefonico Qwest Communications (Q – Nyse) nel primo trimestre 2002 ha registrato una perdita piu’ ampia delle attese e un calo del 13,5% del fatturato, una performance negativa da attribuire principalmente agli oneri straordinari e alla debolezza dell’economia che ha intaccato le vendite dei servizi di telecomunicazioni.
La societa’ che domina il mercato della telefonia locale di 14 stati dal Minnesota a Washington (ed e’ anche la quarta compagnia telefonica di lunga distanza), ha ottenuto una perdita netta totale di $698 milioni, o 42 centesimi per titolo, in peggioramento rispetto alla perdita di $46 milioni, o 3 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno.
Esclusi diversi oneri straordinari, il gruppo ha avuto un calo di 10 centesimi per azione, al di sotto delle stime degli analisti (Consensus Zacks pari a una perdita di 3 centesimi per titolo) e in pegigormaneto rispetto all’utile pro forma di 13 centesimi per azione di un anno fa.
Il fatturato e’ sceso del 13,5% a $4,37 miliardi.
“Questi risultati riflettono le grandi difficolta economiche e le condizioni di un’industria che ha faticato a migliorare” ha dichiarato il presidente Joseph Nacchio.
Durante il primo trimestre il gruppo e’ stato messo sotto indagine riguardo a possibili irregolarita sulle pratiche contabili e ha messo diverse attivita’ in vendita con l’intento di raccogliere contanti e risolvere la questione del debito.
Diversi stati hanno inoltre indagato il gruppo per verificare se Qwest ha stipulato alcuni accordi segreti con i concorrenti, che non dovevano ostacolare il suo tentativo di espansione nel settore delle telecomunicazioni a lunga distanza, in cambio di migliori accessi sulle reti regionali gestite dalla società.
Qwest ha tagliato le sue stime di crescita piu’ volte negli ultimi sei mesi, combattuto tra la guerra dei prezzi, una debole domanda ser i servizi di tlc e un calo degli accessi telefonici dovuto a una forte competizione.
Guardando avanti, la societa’ ha dichiarato che continuera’ a ridurrre e costi e la forza lavoro per migliorare il bilancio e prevede un flusso di cassa positivo nel secondo trimestre e un break even, se non un leggero profitto nell’anno fiscale 2002.
