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UTILI: PERDITA NETTA DI $54 MLD PER AOL

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Il gigante dei media Aol Time Warner (AOL – Nyse) ha subito nel primo trimestre del 2002 una perdita netta per un valore di $54,2 miliardi, la piu’ alta in assoluto nella storia degli Usa.

Nel 2001, JDS Uniphase aveva segnato una perdita di $50,6 miliardi; nel 1992, General Motors aveva registrato una perdita di $23,5 miliardi; nel 2001, Lucent Technologies aveva segnato una perdita di $16,2 miliardi’ nel 1993, infine, la IBM aveva segnato una perdita di $8,1 miliardi.

Il forte calo dell’offerta pubblicitaria ha pesato sul bilancio dell’azienda, come anche la crisi del settore online e quindi della parte “America Online” della societa’.

Si calcola che la societa’ abbia perso nel primo trimestre dell’anno circa il 31% del volume medio di introito pubblicitario.

Una misura della profonda crisi in cui verte la societa’ e’ il calo della capitalizzazione di mercato, stimato pari al 74% dal momento della fusione di AOL con Time Warner nel gennaio del 2001.

La societa’ ha cosi’ ridotto le stime sull’EBITDA (utili prima degli interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento) del 2002. In precedenza, Aol Time Warner aveva stimato un incremento dell’EBITDA tra l’8% e il 12%. Il gruppo ha ora corretto il range di crescita, sottolineando che l’EBITDA mettera’ a segno un rialzo tra il 5% e il 9%.

La revisione al ribasso dell’EBITDA, secondo quanto affermato dalla societa’, e’ stata determinata dalla debolezza della pubblicita’ online.

Su base pro forma, escludendo gli oneri, l’utile si e’ attestato a $118 milioni, o a 18 centesimi per azione.

Gli analisti avevano stimato un utile per azione di 13 centesimi (consensus Zacks).

Il fatturato ha messo a segno una crescita del 7% attestandosi a quota $9,76 miliardi dai $9,12 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.