Check Point Software Technologies (CHKP), la società israeliana che produce software per la sicurezza in Internet, ha chiuso il primo trimestre con un utile di $63,5 milioni, o 25 centesimi per azione, contro gli $83,7 milioni, o 32 centesimi per azione, dell’anno precedente.
Il fatturato è stato di $104,6 milioni, in calo del 27,9% su base annuale.
I risultati sono in linea con quanto anticipato lo scorso 4 aprile, quando Check Point lanciò un “warning”.
In particolare, in quell’occasione la società aveva dichiarato che l’utile sarebbe stato di 24-25 centesimi per azione e il fatturato tra i $104 e i $105 milioni.
Le stime degli analisti consultati da Multex e da Thomson Financial/First Call erano di un utile di 24 centesimi per azione, mentre il consensus di Zacks era di un utile di 26 centesimi per azione.
Per il futuro dell’anno l’azienda israeliana ha detto di attendersi un utile di 26 centesimi per azione nel trimestre in corso, di 27-28 centesimi per azione nel terzo trimestre e di 30 centesimi per azione nel quarto trimestre, in linea con le previsioni.
